Sembra facile vivere a L'Aquila

La presidentessa della Camera visita il Capoluogo desertificato e lancia un appello ai giovani: «Rimanete per le opportunità»

Sembra facile vivere a L'Aquila

L'AQUILA. IL PRESIDENTE DELLA CAMERA IN VISITA A L'AQUILA. Questa mattina il Capoluogo d'Abruzzo ha ricevuto la visita del presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini che ha potuto constatare con i propri occhi quella che è la situazione nei comuni del cratere, a quattro anni dal terremoto. Immancabili le domande su ricostruzione e sul futuro dei giovani, alle quali la giovane esponente di Sinistra, Ecologia e Libertà ha provato a rispondere come ci si aspettava. «Che cosa deve fare un giovane all' Aquila? Deve rimanere perchè quando c'è da rimettere in piedi un territorio dopo una tragedia ci sono maggiori opportunità». La realtà, però, è che le difficoltà incontrate nel post-terromoto, in particolare la burocrazia che sino ad oggi ha impedito la ricostruzione di L'Aquila, ha prodotto un effetto che va esattamente in direzione opposta a quella auspicata dal presidente della Camera: e cioè migliaia di giovani aquilani hanno deciso di lasciare la propria terra d'origine, cambiare residenza, perchè ormai impossibile vivere in quei luoghi che un tempo avevano un'identità, un tessuto sociale, ma che ora è andato completamente distrutto. Senza parlare delle chances professionali divenute pressochè impossibili per i giovani italiani e figuriamoci, poi, nel cuore delle montagne abruzzesi che, dal punto di vista economico-industriale, stanno vivendo una crisi iniziata almeno 4 anni prima del terribile sisma del 6 aprile 2009. Con Boldrini, il sindaco Massimo Cialente ha concordato un odg della Camera al Governo affinchè si impegni con l'Ue per non conteggiare nel patto di stabilità le risorse per emergenza e ricostruzione. Basterà a fermare l'emorragia aquilana? Il tempo darà una risposta, anche politica, a quanto fatto o non fatto durante questa tragedia.

Marco Le Boeuf