Sel: «Mascia Ottocentesco»

Politiche giovanili e Università. Sinistra, Ecologia e Libertà puntano il dito contro il sindaco di Pescara

Sel: «Mascia Ottocentesco»

POLITICHE GIOVANILI E UNIVERSITA', SEL VS. MASCIA. «Una concezione delle politiche rivolte ai giovani ottocentesca, politiche per gli studenti universitari praticamente inesistenti» è secco il commento di Daniele Licheri e Roberto Ettorre rispettivamente coordinatore e membro della segreteria comunale Sel di Pescara, riguardo l'azione della Giunta Mascia rivolta a giovani e studenti. I due esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà attaccano affermando che «le politiche giovanili di questa amministrazione vedono i giovani solamente come portatori a prescindere di disagio, invece l'Unione Europea invia continuamente raccomandazioni di altro tipo asserendo che è necessario valorizzare l'apporto che i giovani offrono alla società lavorando sopratutto per quanto riguarda la promozione della partecipazione politica. Questa Giunta va invece nella direzione opposta e contraria e in merito a questo» - si chiedono gli esponenti del partito guidato da Nichi Vendola - «che fine ha fatto il Forum Giovanile (una sorta di consiglio comunale dei giovani con poteri propositivi e consultivi ndr)? Il Sindaco Mascia non crederà certo di risolvere la questione politiche giovanili con la Carta Giovani e qualche sconticino in alcuni, pochi a dir la verità, negozi della città? Per noi la questione va affrontata partendo dai problemi seri. Ad esempio la residenzialità. Pescara è la città d'Abruzzo con i costi degli affitti più alti, noi proponiamo di attivare come già fatto in altre realtà d'Italia l'Agenzia Casa ovvero un centro, punto d'incontro tra domanda e offerta immobiliare, attraverso cui offrire abitazioni a prezzo calmierato ai giovani e non, stipulando con il proprietario dell'abitazione un accordo per il quale il comune provvede ad un abbattimento dell'Ici sulla seconda casa o sulla Tarsu per la prima e in cambio l'appartamento viene affittato ad un prezzo inferiore alla media di mercato».

IL PROBLEMA DELLA SOCIALITA'. Licheri ed Ettorre proseguono affrontando il problema della socialità «Pescara è una città piena di giovani. Non è possibile che gli unici luoghi dedicati alla socialità siano rappresentanti da luoghi dove è obbligatorio consumare, specie alcolici. La città mette a disposizione solo centri di socialità per gli anziani, non sarebbe opportuno crearne uno anche per i giovani? Ovviamente senza andare a togliere niente a nessuno ma andandolo ad aggiungere a quelli già attivi sul territorio. Altra questione è rappresentata dai luoghi dove studiare. Ma Mascia e la sua Giunta si sono accorti che Pescara è anche una città popolata da tantissimi studenti universitari? Secondo noi no. Serve attivare sul territorio sale studio, aperte anche in orari serali, come in tutte le altre città universitarie specie alla luce degli insufficienti posti per studiare messi a disposizione dalle biblioteche cittadine. Occorre poi - sempre secondo gli esponenti di Sel - attivare, in accordo con la Gtm, specifici abbonamenti a prezzi ridotti dedicati a giovani precari e studenti universitari per i mezzi pubblici, che siano validi tutto l'anno con l'esclusione del mese di Agosto dato che gli esami universitari si sostengono anche a Settembre e Luglio e quindi l'abbonamento normale per gli studenti delle superiori non va incontro alle esigenze degli universitari».

E GLI SPAZI PER I GIOVANI? Ettorre e Licheri infine si rivolgono anche all'amministratore unico dell'Ater di Pescara Paolo Costanzi «In una conferenza stampa di qualche tempo fa annunciava la creazione, a Fontanelle, di uno spazio di 150 mq dove i giovani avrebbero potuto dedicarsi ad attività culturali e artistiche. Le attività le avrebbe finanziate il bando regionale per le politiche giovanili ma, stando a quanto pubblicato dal sito dell'osservatorio sociale regionale, il progetto dell'Ater non è stato approvato. Dato che noi crediamo fortemente che a fianco al presidio del territorio e alla repressione delle attività criminali ad opera delle forze di polizia, vadano anche affiancate attività sociali e culturali che puntino alla prevenzione dei fenomeni e delle attività che preludono a scelte di vita sbagliate, chiediamo che i 39 mila euro stanziati dal consiglio comunale di Pescara a favore del contrasto al disagio giovanile vadano invece spesi per il rafforzamento delle capacità e delle competenze dei giovani che abitano in uno dei quartieri più a rischio di Pescara coinvolgendo in queste attività Ater, associazioni, parrocchia e tutti quei soggetti impegnati a vario titolo nel rione, chiedendo con forza all'amministratore dell'Ater di mettere immediatamente a disposizione quei locali di 150 mq per svolgervi all'interno le predette attività».