Secondo Restitution Day da 405mila euro per i Consiglieri regionali abruzzesi M5S

I 'grillini' d'Abruzzo hanno finanziato un fondo per le piccole e medie imprese: ad usufruirne sono state 29 aziende che operano in vari settori

Secondo Restitution Day da 405mila euro per i Consiglieri regionali abruzzesi M5S

M5S ABRUZZO: RESTITUITE 405 MILA EURO PER IL MICRO CREDITO ABRUZZESE. Secondo Restitution Day per i Consiglieri regionali abruzzesi del M5S che, in due anni, hanno raccolto 405.939 euro di tagli alle indennità per restituirli, tramite un fondo regionale per il microcredito, alle attività imprenditoriali sul territorio regionale. “Con i primi 133mila euro- hanno spiegato Marcozzi, Mercante, Pettinari, Ranieri e Smargiassi nel corso di una conferenza stampa tenuta questa mattina a Pescara- è stato aperto un fondo per le piccole e medie imprese abruzzesi con il quale sono state finanziate già 29 aziende (15 nella provincia di Chieti, 10 nella provincia di Pescara, 5 nell’aquilano). Attività lavorative nate o risanate, grazie ai fondi elargiti dal nostro credito. Tra di loro ci sono imprese di parrucchieri, abbigliamento, pasticceria, pizzerie, estetica, trasporto merci, merceria, impianti elettrici, alimentari, ristorazione, infissi, apparecchi medicali, pizzerie e altre. Una mano concreta tesa verso i cittadini, verso piccoli imprenditori che lavorano, nonostante i governi nazionali e regionali prestino attenzione solo alle grandi imprese e alle lobby più disparate. Per gli esponenti del M5S  è stato quindi “mantenuto l’impegno “dell’abbassamento dei costi della politica come punto cardine della nostra azione istituzionale. Siamo la prova vivente che si può attuare un risparmio sostanzioso di soldi pubblici senza deturpare la Costituzione Italiana. Abbiamo attuato una politica di tagli dove davvero c’è uno spreco senza limitare la democrazia e senza distruggere le tutele che il nostro Paese ha imparato a garantire dopo anni bui della nostra storia. All’indomani del rinvio in commissione della pdl del M5S che avrebbe tagliato le indennità dei parlamentari- ricorda ancora Sara Marcozzi- anche in regione Abruzzo la nostra scelta di riduzione delle indennità rimane isolata, poiché gli altri consiglieri di centro destra e centro sinistra, nei mesi passati, non hanno avuto la forza di rinunciare ai loro stipendi e hanno affossato in commissione la legge a mia prima firma che avrebbe potuto trasformare il gesto di buon senso del M5S in legge per tutto il consiglio abruzzese, per questo governo e per quelli che verranno. Se fosse stata già approvata la nostra legge sul taglio degli stipendi, infatti, la Regione avrebbe potuto risparmiare ben 23 milioni di euro in 5 anni. Stesso destino ha avuto la proposta di legge sull’abolizione del doppio vitalizio per gli ex consiglieri regionali che avrebbe consentito un risparmio annuo di 500mila Euro.” Il Capo gruppo del M5S, Sara Marcozzi, rigetta inoltre le accuse di demagogia mosse dalle altre forze politiche. “Semmai è il Partito Democratico di Matteo Renzi  che fa demagogia con la Volontary Disclosure,- risponde la Marcozzi- cioè far scudare i capitali di persone e imprenditori che non pagano ed evadono le tasse in Italia. Invece il M5S, rinunciando ai privilegi economici di cui godono gli tutti gli altri partiti, aiuta concretamente tutti quei lavoratori e quelle piccole imprese che le tasse le pagano e, purtroppo, ne pagano tante”.

Redazione Independent