Scuola. Una Barca di soldi

Un miliardo per l'Abruzzo: è questo il senso del messaggio del ministro. Finalmente si punta su giovani e formazione

Scuola. Una Barca di soldi

UNA BARCA DI SOLDI - «Un miliardo per l'’Abruzzo in un anno e mezzo». È quanto ha annunciato stamattina il ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, in occasione di un incontro che ha tenuto con i dirigenti scolastici abruzzesi, presso lIpsias Di Marzio-Michetti di Pescara. Il programma di questi fondi speciali verrà pubblicato sul sito internet del dipartimento, ha specificato Barca, intorno al 4, 5 maggio prossimo. Un "Piano di Cavallo", così come lo abbiamo chiamato a Roma, ha chiosato il titolare del dipartimento della Coesione Territoriale, probabilmente riferendosi al ministro argentino che negli anni novanta rivoluzionò, migliorandola radicalmente, l'economia sotto il governo Menem.

SCUOLA E POLITICHE SOCIALI - Una programmazione, dunque, in linea con laccordo firmato nel 2009, per le Regioni della Convergenza, quali la Calabria, la Campania e altre regioni del sud Italia, per il rilanciare il legame della scuola col territorio e le politiche sociali, con particolare attenzione agli anziani e alle scuole dellinfanzia. «“Oggi sono qui perché l’'impegno che mettiamo non è mai sufficiente e perché noi abbiamo voluto trasformare un problema in un’'opportunità, con una metodologia del tutto nuova, ovvero quella della misurazione degli obiettivi raggiunti. Per quanto riguarda la scuolaha proseguito il Ministro - tra gli scopi che ci prefiggiamo di raggiungere ci sono il miglioramento dell’insegnamento dell’'inglese, delle competenze di base, degli stage, delle attività di orientamento, cercando di ridurre la dispersione scolastica e attuando un miglioramento degli edifici degli istituti scolastici. La nuova metodologia che proviene da Bruxelles è quella che ci indica la misurazione del bilancio di competenze. In precedenza –- ha proseguito Barca –- a volte, in una sorta di ‘progettificio’, a questi finanziamenti ci si approcciava così come ci si approccia ad un bancomat. In futuro, invece, saranno costitutite della task force che dialogheranno con le scuole. Il team, probabilmente universitario, cercherà di individare il problema autentico di una scuola, che potrà consistere, ad esempio, nella matematica o nell'’inglese, generando anche un possibile ‘conflitto che potrebbe risolversi con una decisione comune, senza per questo generare però compromessi”». Durante la manifestazione, cui hanno partecipato, oltre al dirigente dellIpsias Di Marzio-Michetti Carlo Frascari, il dirigente dellUfficio scolastico di Pescara Massimiliano Nardoccci, il Dirigente resposnsabile dellUfficio Scolastico di Chieti Sandro Di Liberatore e lassessore regionale allIstruzione Paolo Gatti, sono poi intervenuti alcuni dirigenti scolastici. Per Daniela Casaccia, dirigente della scuola Tinozzi-Pascoli di Pescara, l’'auspicio è un «non disfacimento della scuola in fututo», mentre per Angelo Lucio Rossi, dirigente dellIstituto Marconi, sempre di Pescara, «il sentore che si è avvertito questa mattina è che la scuola torni ad essere motore del Paese». Il dirigente dellIstituto tecnico Alessandrini di Montesilvano ha invece sottolineato come «il vero nemico della scuola sia l’individualismo, come pure è da mettere in evidenza le difficoltà che vi sono nel far crescere ciò che c’è», mentre Giuliano Bocchia, dirigente del Liceo Scientifico da Vinci di Pescara, ha posto al centro della questione «la riforma degli organi collegiali». Per Gianna Colagrande, dirigente dellIstituto Amedeo dAosta de LAquila, «a monte occorre una semplificazione», rimarcando il fatto «di aver subìto degli audit a distanza di tre o quattro anni».

BARCA: «PROGETTARE INSIEME» - Il minstro Barca ha poi voluto suggellare lincontro di oggi allIpsias Di Marzio-Michetti di Pescara, con una frase vergata personalmente sul  libro della scuola: «Ricorderò questa giornata perché sapremo trovare la conoscenza e la forza per fare meglio e progettare insieme»,  e ha poi incontrato due rappresentanti dIstituto, Alessandro Di Marzio e Alessio Celli. I due studenti, il primo della IV B, indirizzo Servizi sociali, il secondo della V, indirizzo Odontotecnici, hanno letto una lettera al Ministro, chiedendo che si realizzi «un rapporto più vicino tra alunni e Stato».