Santa Croce, Lolli: "Bando pronto aperto anche all'ex gestore". La replica: "Siete in forte ritardo"

Apertura del vice governatore verso lo stabilimento di Canistro, ma il patron Camillo Colella si mostra molto critico al riguardo

Santa Croce, Lolli: "Bando pronto aperto anche all'ex gestore". La replica: "Siete in forte ritardo"

UNA BELLA NOTIZIA. "La Regione ha seguito sin dall'inizio l'evolversi della vertenza, con incontri ripetuti, cercando di favorire una soluzione immediata soprattutto a salvaguardia dei livelli occupazionali. Oggi il bando e' pronto: e' stato attentamente elaborato dai nostri uffici d'intesa con l'amministrazione comunale di Canistro e con i sindacati, e potra' consentire il rilancio dell'attivita' rendendola competitiva sul mercato nazionale e internazionale vista la straordinaria qualita' delle acque della Sorgente di Canistro".

Cosi' il vice governatore Giovanni Lolli ha voluto fare chiarezza su una vicenda che si trascina ormai da tempo e che presenta troppe ombre su una realta' lavorativa importante che ha 70 dipendenti (rispetti ai 120 del passato) ma che ne vede lavorare solo una minima parte costringendo la maggioranza alla Cassa integrazione. "Purtroppo - ha aggiunto Lolli - l'attivita' produttiva si e' gravemente indebolita in questi anni e solo per la Santa Croce. In Abruzzo e in Italia, infatti, nonostante la crisi economica generale, il mercato delle acque minerali ha tenuto bene anche con leggere punte di crescita".

AL BANDO POTRA' RISPONDERE ANCHE L'EX GESTORE. "Le acque minerali Santa Croce sono vita per il Comune di Canistro e per la Valle Roveto - ha aggiunto Lolli - Ovviamente al nuovo bando potra' rispondere anche l'ex gestore in presenza dei requisiti previsti. C'e' un solo ultimo passaggio per perfezionarlo: l'accesso alla rete di adduzione, dalla sorgente allo stabilimento - proprieta' indisponibile della Regione - e' impedito dalla societa' Santa Croce nonostante le ripetute sollecitazioni. Bisogna potervi accedere per partire con il bando europeo. Finora questo ci e' stato negato. Dobbiamo rientrare in possesso dell'adduzione - che e' una pertinenza della sorgente - altrimenti saremo costretti a intervenire attraverso l'autorita' giudiziaria".

LA REPLICA DI COLELLA: "SIETE IN FORTE RITARDO". Non sembra convinto il patron della Sorgente Santa Croce Spa, Camillo Colella: "Lolli, per emanare il nuovo bando, sostiene di dover rientrare in possesso del bene che in questo caso e' rappresento dalla sola Sorgente Santa Croce, visto che lo stabilimento, i macchinari e il marchio sono di proprieta' privata. Ci dovrebbe spiegare allora perche' il precedente bando era stato preparato senza rientrare in possesso del bene". "Inoltre - prosegue l'ingegnere - Lolli dovrebbe spiegarci anche come sia possibile che in un periodo di quasi un anno la Regione non abbia provveduto a emanare il nuovo bando ottemperando alle direttive del Tar che era stato chiarissimo nella sua sentenza. Infatti, secondo il Tribunale amministrativo, il vecchio bando era regolare in tutte le sue parti ad eccezione di quella in cui mancava la procedura ambientale. E' bene anche ricordare che il bando in questione e' stato annullato per una mancanza della Regione Abruzzo e non certo dell'Azienda Sorgente Santa Croce Spa".

CAMILLO CHIEDE CHIAREZZA ALLA REGIONE. Colella chiede poi chiarezza alla Regione soprattutto sul "perche' non abbia mai risposto ufficialmente alle ripetute richieste di proroga inoltrate dalla Sorgente Santa Croce in attesa che venisse emanato il nuovo Bando, una questione che dimostra una disparita' di trattamento e la volonta' di far chiudere l'attivita' di una societa' sana che ha fatto investimenti e pagato personale diretto e indotto, personale che ora per colpa della Regione rischia il licenziamento". Sorgente Santa Croce spa ribadisce che l'azienda non e' in vendita e che si riserva di veder tutelati i danni milionari per la perdita di un avviamento commerciale trentennale: "Danni derivanti dalla negligenza e dall'operato poco chiaro dei dirigenti Regionali di competenza".

Redazione L'Aquila