Sanitopoli, processo bis a Perugia per reato associativo

L'udienza è stata fissata al 4 luglio prossimo. Tra gli imputati c'è l'ex governatore Ottaviano Del Turco

Sanitopoli, processo bis a Perugia per reato associativo

"SANITOPOLI", IL PROCESSO BIS A PERUGIA. Fissata al 4 luglio prossimo, alla Corte d'Appello di Perugia, l'udienza del processo bis sulla sanitopoli abruzzese, che vede imputati l'ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, e altre persone. I giudici del tribunale umbro dovranno valutare la sussistenza o meno del reato di associazione a delinquere ed eventualmente ricalcolare la pena gia' stabilita in appello dalla Corte aquilana. Nel dicembre scorso la Cassazione aveva confermato la condanna di Del Turco per induzione indebita, ma aveva annullato con rinvio la condanna d'appello riguardante l'accusa piu' pesante, quella di associazione a delinquere.

Un reato, quest'ultimo, contestato anche all'ex segretario generale della presidenza della Giunta regionale, Lamberto Quarta e all'ex capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, Camillo Cesarone. Il nuovo processo servira' dunque per riesaminare gli elementi di prova del reato associativo a carico dei tre imputati. Alla luce della decisione della Corte perugina, potrebbe essere rivista la condanna che per Del Turco, in appello, era stata ridotta da nove anni e sei mesi a quattro anni e due mesi. I giudici della Corte d'Appello umbra, infine, sono chiamati a rivalutare anche le posizioni dell'ex assessore regionale alla Sanita', Berbardo Mazzocca e dell'ex assessore regionale alle Attivita' produttive, Antonio Boschetti, relativamente alle statuizioni civili di condanna. 

 

L'INCHIESTA. Condotta dalla Procura di Pescara e culminata con gli arresti del luglio 2008, l'inchiesta 'Sanitopoli' provoco' la caduta dell'allora giunta regionale di centrosinistra guidata proprio da Del Turco. Quest'ultimo e' stato accusato, insieme a Camillo Cesarone e Lamberto Quarta, di aver intascato 'mazzette' per 5.800.000 euro. L'ex governatore, che ha sempre respinto ogni accusa, fini' in carcere a Sulmona per 28 giorni e trascorse altri due mesi ai domiciliari. Dopo questa vicenda si dimise e in Abruzzo si torno' alle urne con la vittoria del centrodestra guidato da Gianni Chiodi (Forza Italia). Ad accusare Del Turco fu l'ex titolare della clinica privata Villa Pini di Chieti, Vincenzo Angelini, imputato e allo stesso tempo parte offesa nel processo, che nel 2008 in sette interrogatori fiume rivelo' ai magistrati di aver pagato tangenti per un totale di circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori regionali in cambio di favori. Angelini era stato condannato a tre anni e sei mesi.

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