Rubava sotto l'ombrellone sotto l'occhio vigile di mamma e zia

Bambino rom di 10 anni sorpreso con le mani dentro una borsa sulla spiaggia del lungomare Le Morgie a Torino di Sangro

Rubava sotto l'ombrellone sotto l'occhio vigile di mamma e zia

Due donne di origine rom, entrambe residenti a Vasto (CH), sono state denunciate a piede libero dai Carabinieri della Stazione di Torino di Sangro per aver indotto un bimbo di 10 anni a rubare sotto gli ombrelloni sul tratto di spiaggia del lungomare “ Le Morge”, nel comune di Torino di Sangro (CH).

L’episodio è avvenuto ieri mattina. Il minore, figlio di una delle due rom, rispettivamente di 47 e 26 anni, entrambe note alle forze dell’ordine, è stato sorpreso da un bagnante mentre cercava di rubargli il marsupio, con all’interno 200 euro, riposto, insieme ai suoi indumenti, sotto l’ombrellone.

L’uomo, che si era allontanato momentaneamente per fare il bagno, accortosi della presenza del ragazzino che frugava tra le sue cose è corso immediatamente sotto l’ombrellone per bloccarlo. Subito dopo ha chiamato il 112 ed ha richiesto l’intervento dei Carabinieri.

Non molto distante dal luogo dove erano avvenuti i fatti, mamma e zia del minore, per tutto il tempo, erano rimaste ad osservare il ragazzino mentre era all’opera.

Accortesi, però, che le cose si stavano mettendo male per lui, dal momento che era stato bloccato dal bagnante, sono subito intervenute in suo aiuto nel tentativo di agevolargli la fuga.

Ma una volta sul posto anche loro sono state colte di sorpresa dall’arrivo improvviso dei Carabinieri della Stazione di Torino di Sangro che, dopo aver ricostruito i fatti, le hanno denunciate con le accuse di concorso in furto aggravato e determinazione al reato di persona non imputabile o non punibile.

Il ragazzino è stato comunque segnalato, dai Carabinieri della Stazione di Torino di Sangro, al Tribunale dei minori di L’Aquila mentre nei confronti della madre e della zia  è stata inoltrata, alla Questura di Chieti, la proposta per l’applicazione del foglio di via obbligatorio.

Sono ora in corso ulteriori indagine per verificare se le due donne sono responsabili anche di altri furti avvenuti nei giorni scorsi, con la stessa tecnica, sullo stesso tratto di spiaggia.  

Redazione Independent