"Roberto non si è ucciso"

Famiglia ed amici a Chi L'ha Visto smentiscono anche l'ipotesi malore. Il mistero del pitbull nero al molo nord

"Roberto non si è ucciso"

GLI AMICI : "NON SI E' SUICIDATO" - Si sta svolgendo l'autopsia sul cadavere di Roberto Straccia, lo studente marchigiano di 24 anni, restituito 25 giorni dopo la sua scomparsa dal mare in tempesta, a 300 km di distanza da dove viveva. Soltanto l'esame autoptico, condotto da Gianfranco Divella, medico deIl'Istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari, potrà dirci qualcosa di più certo sulla vita di Roberto Straccia. Finora sappiamo soltanto che l'esame del Dna ha confermato che si tratta proprio di Roberto Straccia, quel corpo riemerso dal mare del ltorale barese. ll caso, come è conseutudine in queste vicende di cronaca, ha appassionato e diviso l'Italia: c'è chi giura che si è trattato di suicidio e chi, amici e famiglia, che sostengono il contrario. "Vogliamo la verità. Diteci com'è morto Roberto", ha dichiarato Mario Straccia, padre del povero Roberto. Gli fanno eco gli amici di una vita ed, in particolare, il coinquilino dell'appartamento di via Teofilo D'Annunzio. "Smentiamo assolutamente l'ipotesi del suicidio e pure quella dell'incidente. Roberto era felice, faceva progetti per il futuro e non aveva nessuna delusione amorosa nè problemi interiori. Anzi, era felice come non mai: stava per laurearsi; stavamo pure organizzando insieme il capodanno", ci ha spiegato, telefonicamente, Angelo Gutturola, concittadino e coinquilino di Roberto Straccia.

MA ALLORA CHE COSA E' ACCADUTO? - In attesa dell'esito dell'esame del Dna e dell'autopsia sul corpo di Roberto Straccia, proviamo ad azzardare delle ipotesi. Francamente quella del suicidio non ci convince. Chi tenterebbe di uccidersi gettandosi in acqua a Pescara? Se si fosse lanciato dal Ponte sul Mare, come qualcuno ha già fatto, qualcuno avrebbe  sicuramente visto il corpo di Roberto volare giù. E, poi, ancora: come è finito a Bari da lì? Non c'è forse a pescara un problema di fondali bassi al porto di Pescara? Escludiamo anche l'eventualità che il giovane universitario si possa essere tolto la vita lanciandosi dagli scogli del molo sud ovvero dal punto più estremo del porto turistico. Come si fa a sperare di morire in quel modo: annegando? Anche dall'irrazionale punto di vista del suicida quel gesto non ha alcun senso. Quel giorno, poi, il 14 dicembre, faceva molto caldo e comunque qualcuno avrebbe dovuto vederlo. Escludiamo anche la seconda ipotesi: quella dell'incidente mortale. Non ha alcun senso o, perlomeno, dovrebbe trattarsi di uno sfortunatissimo caso fortuito. Ma allora cosa diavolo è successo a Roberto Straccia? Una cosa è certa: amici è famigliari non si rassegneranno finchè non salterà fuori la verità.

IL MISTERO DEL PITBULL NERO - Durante la trasmissione Chi L'ha Visto, condotto dalla giornalista Federica Sciarelli su Rai3, sono arrivete tre segnalazioni sulla presenza di un pitbull nero, il giorno della scomparsa di Roberto, nei pressi della Madonnina del Porto. In diretta telefonica - mentre i famigliari ed amici di Roberto erano in collegamento da Moresco - prima un uomo, poi una donna ed, infine, ancora un signore di Pescara hanno raccontato episodi collegati ad un cane periocoloso e che, in più circostanze, avrebbe attaccato dei corridori. Il padrone sembrerebbero essere un ristoratore nei pressi del Porto di Pescara. "Un tipo poco raccomandabile che sta spesso nei pressi dei Trabocchi", ha spiegato alla Sciarelli l'ultimo uomo intevenuto in diretta a Chi L'Ha Visto, Il collegamento nasce spontaneo: potrebbe Roberto essersi gettato dal Molo Nord di Pescara per evitare di essere morso proprio da wuel cane?

Marco Beef