Rivelazioni shock sul Fatto Quotidiano su Bussi, interviene il CSM?

Nell'articolo del giornalista Antonio Massari le dichiarazioni sulle presunte pressioni ricevute dai giudici popolari: "Non eravamo sereni. L'azienda meritava il disastro doloso"

Rivelazioni shock sul Fatto Quotidiano su Bussi, interviene il CSM?

RIVELAZIONI SHOCK SUL FATTO QUOTIDIANO. Clamorose rivelazioni del giornalista de "Il Fatto Quotidiano" Antonio Massari il quale nell'articolo odierno pubblicato sul quotidiano diretto Marco Travaglio dal titolo "SE CONDANNIAMO MONTEDISON QUELLI VI PORTANO VIA TUTTO" riporta, in via anonima, le dichiarazioni due giudici popolari che se fossero confermate sarebbero di una gravità inaudita. Nello scritto di Massari si parla di presunte pressioni sulla sentenza del disastro di Bussi, pronunciata lo scorso 19 dicembre dalla Corte di Assise di Chieti e che hanno portato all'assoluzione i 19 imputati, quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison, i quali erano accusati di avvelenamento delle acque e disastro ambientale. Rispettivamente alle ipotesi dell'accusa vennero tutti assolti perchè "il fatto non sussiste" e per "sopraggiunta prescrizione". “Non eravamo sereni - si legge nell'articolo - l’azienda meritava il disastro doloso. Ma il presidente della Corte d’Assise ci avvertì che potevano chiederci i danni”. In sostanza nell'articolo di Massari due giudici avrebbero ammesso anche di non aver letto gli atti processuali, oltre che di non essere stati sereni nella decisione e di non riconoscersi nella sentenza. Il Presidente della Corte Romandini non ha rilasciato dichiarazioni. "Non posso commentare le dichiarazioni dei giudici popolari – commenta Romandini al Fatto – che si assumono la responsabilità di ciò che dicono. Non posso commentare perché sono tenuto alla segretezza di quanto accaduto in camera di consiglio”. Ma è chiaro che una vicenda così delicata e che tanto ha fatto discutere l'Abruzzo continuerà ad avere degli strascichi di veleni e polemiche. Non è nemmeno escluso un intervento da parte del giudice delle leggi, cioè il consiglio superiore della magistratura, visto che il vice-presidente è Giovanni Legnini che, appunto, conosce benissimo le dinamiche abruzzesi essendo stato un politico molto attivo nella provincia di Chieti dove c'è ancora il suo studio legale. Da più forze politiche viene chiesto di fare luce su quello che è stato riportato da Il Fatto Quotidiano e c'è chi chiede anche di riaprire il processo di Bussi, uno degli scandali più gravi mai capitati in Abruzzo.

Redazione Independent