Ritorna l'autunno caldo

Roma, Milano, Torino, Napoli, Livorno e Palermo. Studenti in piazza per difendere l'istruzione dal Governo Monti

Ritorna l'autunno caldo
RITORNA L'AUTUNNO CALDO. Lo spettro dell'autunno caldo si aggira in Italia. Gli studenti 
delle scuole superiori e delle università, dal Nord al Sud dell'Italia, si sono riversati nelle piazze e nelle vie di numerose città: da Roma a Torino a Milano a Napoli, a Palermo, a Bologna, a Pisa, a Livorno, solo per citare le principali, hanno manifestato per protestate contro il Governo Monti e la sua politica di austerità. In particolare il movimento degli studenti lo accusa di voler privatizzare la scuola pubblica.
SCONTRI CON LA POLIZA A ROMA. Scontri con le forze dell'ordine si sono avuti a Roma. Riferiscono gli studenti di essere stati malmenati dagli uomini in divisa  Anche alcuni agenti sono rimasti contusi durante i tafferugli. Il traffico è rimasto paralizzato per alcune ore.
TAFFERUGLI ANCHE A MILANO E TORINO. A Milano gli studenti delle scuole superiori e delle Università da Largo Cairoli sono partiti in corteo con slogan contro il Governo Monti favorevole, a loro parere, alla privatizzazione della  scuola pubblica, contro l'alto costo dei libri e contro le banche considerate le responsabili della recessione. Proteste si sono levate anche contro la Regione Lombardia ed il suo Presidente Formigoni. Anche a Milano come a Roma si sono registrati tafferugli tra manifestanti e polizia.A Torino si rivede lo stesso copione di Roma e Milano. Gli  studenti hanno manifestato con le stesse tematiche. Gli studenti hanno bruciato le foto del Premier di alcuni ministri, del Sindaco di Torino Fassino e del Presidente  della regione Cota. Anche a Torino si sono avuti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.
MANIFESTAZIONI A NAPOLI E PALERMO. A Palermo gli studenti hanno manifestato ripetendo le stesse parole d'ordine di Roma, Milano e Torino. C'è stato anche un falò fatto con le tessere elettorali ed è apparso uno striscione contro la casta. A Napoli, Livorno e in tante altre città d'Italia gli studenti hanno disertato le scuole per esprimere le loro proteste sulle varie politiche, a partire  da quella scolastica, del governo Monti.
C.M.