Rinviata elezione "Garante Detenuti Abruzzo". Ma la Bernardini andrà dai Capigruppo

Il candidato in pectore, probabilmente e verosimilmente ineleggibile, sarà ascoltato prossimamente in Conferenza dei Capigruppo. Nessuna chance invece per gli altri 16, perchè?

Rinviata elezione "Garante Detenuti Abruzzo". Ma la Bernardini andrà dai Capigruppo

RINVIATA PER L'ENNESIMA VOLTA LA NOMINA DEL GARANTE DETENUTI DELLA REGIONE ABRUZZO. Leggiamo sul sito della Regione Abruzzo (ACRA) che "al momento della discussione del punto all'ordine del giorno riguardante la nomina del Garante dei Detenuti, il Presidente Giuseppe Di Pangrazio ha annunciato il rinvio dello stesso, in attesa della convocazione in Conferenza dei Capigruppo di Rita Bernardini".

Eh, già l'ex onorevole della Repubblica Italiana, già segretario dei Radicali Italiani, sarà ascoltato prossimamente dai nostri capigruppo in Consiglio Regionale dato che il suo nome circola ormai da mesi come in pectore, ma non si è mai riusciti ad arrivare ad una votazione decisiva perchè secondo molto è ineleggibile per ragioni legate alla sua battaglia per la legalizzazione della cannabis.

Chiaramente, però, una domanda sorge spontanea: e gli altri 17 curricula che hanno risposto all'avviso per occuparsi dei diritti delle persone sottoposte a restrizioni della libertà personale? Perchè loro non dovrebbero essere ascoltati e trattati allo stesso modo? Forse, come ribadiscono ogni volta che si avvicina la seduta del Consiglio Regionale per nominare il Garante, i nostri politici (non tutti, per fortuna) ribadiscono che l'unico candidato che può ricoprire il ruolo è Rita Bernardini?

In attesa di chiarire questo mistero oltre che di superare lo choc di dover essere giudicati da persone, che probabilmente ne sanno molto meno dei candidati, ricordiamo i nomi di coloro che, se avessero saputo quanto sta accadento, probabilmente non avrebbero mai e poi mai risposto a questo avviso.

Abbiamo: Bruna Brunetti, dirigente al Ministero della Giustizia,  Gabriele Del Malvò, cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana ed ex componente dell’organismo di vigilanza della Sangritana, Paolo Albi, ex consigliere comunale di centrodestra a Teramo; Giorgio Lovili, ex segretario generale del Comune dell’Aquila; Gianmarco Cifaldi, docente di Sociologia all’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara; Rosita Del Coco, docente di Diritto penitenziario a Teramo; Carlo Di Marco, docente di Scienze Politiche a Teramo; Antonio Di Biase, docente di Diritto civile all'Università di Foggia; Fabio Nieddu, presidente neo eletto della Croce Rossa di Pescara; Ariberto Grifoni; Danilo Montinaro, psichiatra; Francesco Lo Piccolo, giornalista e presidente di Voci di Dentro; Fiammetta Trisi, direttore dell’Ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Pescara; l'avvocato Salvatore Braghini e Marco Manzo, editore e presidente dell'associazione "PiùAbruzzo" che si occupa di Diritti Umani.

 

Chiaramente il nome di Rita Bernardini è senza dubbio tra quelli più autorevoli ma non si capisce per quale ragione l'Abruzzo non possa trovare in un abruzzese che ha inviato il cv tale figura che, detto francamente, va ben oltre le competenze giuridiche ma deve abbracciare un ampio spettro di "abilità" perchè le problematiche dei detenuti e delle detenute sono ben più complesse.

 

Redazione Independent