Rinunciare non è stato facile ma di però ce ne sono a pacchi

Abbiamo rescisso, di comune accordo, il contratto che vedeva il nostro portale protagonista di una campagna di comunicazione "istituzionale"

Rinunciare non è stato facile ma di però ce ne sono a pacchi

Ebbene sì, cari amici. Come sempre andiamo sostenendo non siamo degli eroi. Nè davvero ci cambiano la vita i 500euro che avremmo maturato dalla pubblicazione di una campagna "istituzionale" promossa dalla presidenza della Regione Abruzzo.

Però, e di però ce ne potrebbero essere sempre dei pacchi, a nostro modestissimo avviso quando si usa il denaro pubblico, cioè di tutti i cittadini, per autocelebrarsi, per esaltarsi e divulgare messaggi perlomeno discutibili, si dovrebbe avere il buon senso di non "osare" troppo.

Tempo fa ci ha contattato una società che aveva vinto un bando regionale, chiedendoci una quotazione per pubblicare una campagna di comunicazione sul nostro abruzzoindependent.it. C'è stata un pò di corrispondenza tra le parti e, poi, ci è stato inviato un contratto da firmare che però non conteneva l'oggetto della campagna.

Dopo un pò (causa altri impegni) ci siamo accorti dell'Eden: cioè che del paradiso dipinto in questa campagna "L'Abruzzo Reagisce", "L'Abruzzo Combatte la Crisi", "L'Abruzzo Investe nella Sanità", con tanto di link che rimandano a pagine facebook e twitter, non volevamo essere complici.

Lo sottolineiamo, quello che scriviamo è soltanto un nostro parere, un nostro punto di vista. Ma non ci pare proprio che la divulgazione di simili banner possano considerarsi rappresentativi di quello che sta accadendo ora al nostro amatissimo Abruzzo.

E' vero che la "crisi" morde dappertutto, però utilizzare in questo modo il denaro dei cittadini ci suona un pò come una presa in giro. O, meglio, una zona d'ombra ovvero qualcosa che è avvenuto primadanoi e, per finire, uno dei "paradisi artificiali" in cui spesso l'io trova rifugio.

Il Sub