Ricerca: cornuta e mazziata

Lettera degli scienziati del Mario Negri Sud: «A rischio la nostra esistenza»

Ricerca: cornuta e mazziata
CORNUTI E MAZZIATI - Si danno da fare con la ricerca, e come ringraziamento ottengono tagli, tagli e ancora tagli. I lavoratori del Mario Negri Sud hanno scritto, già diversi giorni fa, una lettera aperta per richiamare l'attenzione sul Consorzio e chiedere di non essere solo il ‘fiore all’occhiello’ delle istituzioni pubbliche regionali, ma parte a pieno titolo della realtà culturale e produttiva dell’Abruzzo: «Si mette ogni giorno più a rischio la nostra esistenza - recita la missiva - e si violano i nostri diritti in quanto siamo costretti, ormai da più di un anno, a restrizioni pesanti delle nostre retribuzioni, largamente evitabili se contenuti e tempi degli impegni presi fossero stati mantenuti; alla perdita di opportunità di finanziamenti che si aggiungono alle già grandi difficoltà, fin troppo note, di questi tempi di crisi (è noto, ed è stato a tutti ripetuto, che la frubilità di fondi europei, e non, anche per bandi già vinti, dipende dalla disponibilità di un capitale di garanzia). Siamo stanchi delle parole: chiediamo i fatti, e lo chiediamo in nome di ciò che siamo: una collettività che sta (da tanto tempo) aggiungendo valore, anche economico, ad un patrimonio della Provincia. Continuiamo a pensare di poter essere una realtà radicata nella Provincia di Chieti e in Abruzzo, con riconoscimenti istituzionali e di opinione pubblica almeno pari a quelli che ci vengono da altre Regioni ed istituzioni, del Nord e del Sud Italia».

E LA REGIONE CHE FA? - Non molto tempo dopo è arrivato l'appoggio del consigliere regionale Emilio Nasuti: «Bene hanno fatto i dipendenti del Mario Negri a rimarcare ancora una volta le difficoltà in cui versa l'istituto di ricerca, ma va anche precisato che la Regione non solo ha fatto tutto quello che aveva assicurato, ma ha anche rafforzato gli impegni a sostegno della struttura. Nella Finanziaria 2012 è previsto un ulteriore stanziamento di 200mila euro a favore del Negri Sud. Fondi che si vanno ad aggiungere al milione e 150mila euro già erogati lo scorso anno. E questo a fronte di una quota di partecipazione della Regione al capitale che è pari solo al 10%, contro il 15 della Provincia di Chieti e il 75 dell'Istituto Mario Negri di Milano. L'eventuale fuga dei ricercatori verso altri centri sarebbe un danno enorme per il territorio. Già alcune ricerche sono state trasferite a Napoli e non vorremmo che questo avvenisse anche per altri progetti. Ma i numeri sono numeri: se l'Istituto Mario Negri non decide cosa vuole realmente fare del Negri Sud, il rischio è che questa situazione di stallo perduri ancora. E la Regione, con il suo 10%, non può certo imporre scelte ai soci di maggioranza».

NASUTI: «VOGLIAMO CHIAREZZA» - Nasuti non risparmia critiche neanche alla Provincia di Chieti: «Dopo l'annuncio di trasferimento della proprietà dell'immobile sede del Consorzio e il successivo stop da parte dei revisori dei conti, non abbiamo saputo più nulla. Cosa intendono fare? Va presa una posizione netta, altrimenti si continuerà solo a perdere altro tempo». Dice bene, Nasuti. Peccato che, dopo le sue belle parole, non ci risulta che siano scesi in campo altri autorevoli esponenti (politici e non) per sposare concretamente la causa del Mario Negri Sud. Tutto come al solito, insomma.


Giuseppe Marfisi