Renzi, via il Diciotto

Il Presidente del Consiglio accelera sulle modifiche ma la Sinistra non ci sta e insorge. Il punto di vista del "poeta" Mario D'Alessandro

Renzi, via il Diciotto
Renzi, via il Diciotto

 

Col “rigore” merkeliano

Soffre il popolo italiano,

Così Renzi, governante,

Rimediar vuole all’istante

Ed annuncia un grande botto:

“Via l’articolo Diciotto”

E così le amate imprese

Avran certo meno spese,

Non importa se avran guai

“I già poveri operai!”

Ma dimentica una cosa,

Con quell’aria sua boriosa:

Quell’articolo in vigore

Ha già perso ogni valore

Se milion di licenziati

In questi anni ci son stati.

Licenziare: chi l’ha detto

Che è il rimedio più perfetto?

Quanti son dai magistrati

Gli operai reintegrati?

Senatori e deputati

Non son mai licenziati

E con alti emolumenti

Se ne stan lieti e contenti

E con loro i dipendenti

Con stipendi sorprendenti,

Mentre chi ci ha la pensione

Se la spassa da… barbone.

Ricordiamo a tutti quanti:

Mille giorni sono tanti,

Fatti i conti, sono tre anni

Pien di crisi e pien d’affanni,

Ma da quando fu annunciato

Già un bel mese se n’è andato!

E si parla di riforme

Quale impegno grande, enorme,

Che l’Italia attende ancora,

Mentre va di più in malora,

Col Paese oramai corrotto

Dall’articolo… Diciotto!

Foto: Pep Marchegiani 

(Mario D’Alessandro)