Referendum, caccia ai voti degli universitari fuori sede

Mentre si polemizza su D'Alfonso in salsa De Luca, anche il fronte del No è attivo nel cercare in ogni modo di portare dalla sua parte i votanti...

Referendum, caccia ai voti degli universitari fuori sede

UNA GUERRA SENZA ESCLUSIONE DI COLPI. Cari Indipendenti, questa segnalazione - che ci è arrivata da una ragazza molisana che studia a Pescara - ci ha indotto a fare con voi alcune riflessioni sull'imminente referendum costituzionale per il quale saremo chiamati alle urne il 4 dicembre. I fatti: la studentessa, universitaria fuori sede, vuole avere la possibilità di votare nel capoluogo adriatico senza dover per forza tornare nel suo paese di origine. Viene a sapere che questa possibilità esiste (in effetti è sancita dalla legge) ed entra in contatto con il Coordinamento Democrazia Costituzionale Pescara. A quel punto riceve la seguente mail, firmata da Corrado Di Sante in qualità di "referente voto":

"Cara/o, abbiamo ricevuto e preso in carico la tua richiesta per il voto fuori sede. Ci scusiamo per il ritardo con cui Ti contattiamo, ora hai la sicurezza di votare il prossimo 4 dicembre, per dare l'impulso decisivo alla nostra campagna per il No. Come già saprai è fondamentale avere con sè la TESSERA ELETTORALE (in caso contrario affrettatevi a farvela inviare entro domenica 4dic), è importante avere sulla tessera ancora spazi liberi. Oltre alla tessera elettorale serve un DOCUMENTO D'IDENTITA' VALIDO, non scaduto (o Passaporto, o cartà identità, o in ultima istanza patente) L'unico modo per votare fuori dal proprio Comune di residenza è essere nominata/o rappresentante di lista per uno dei gruppi politici presenti in Parlamento. Nel nostro caso sono disponibili le deleghe di Altra Europa con Tsipras, Movimento 5 Stelle, Possibile e Sinistra Italiana. Ti chiedo di essere disponibile tra mercoledì e giovedì per ritirare la nomina, riceverai una e-mail e un sms con l'orario e il luogo del ritiro della nomina, non preoccuparti se hai tempi stretti ci verremo incontro. Poi sabato 3 dicembre alle ore 16 dovrai presentarti nella sezione assegnata per consegnare la tua nomina. E domenica 4 dicembre potrai presentarti nella sezione assegnata dalle 7 alle 23 e chiedere come rappresentante di lista di poter esercitare in quella sezione il tuo diritto di voto. Saluti".

TRA IL FRONTE DEL SI' E QUELLO DEL NO. Chiariamo subito che questa possibilità, come già precisato prima, è prevista dalla legge. Se ne trova conferma anche a questo link, ma ora ci viene spontanea una precisazione: se infatti è lecito polemizzare su D'Alfonso che, "in salsa De Luca", invita i sindaci a promuovere le ragioni del Sì, non è sbagliato - a nostro parere - far notare che anche il fronte del No è per lo meno molto "attivo" nel cercare di portare dalla sua parte i votanti. Giustamente non si può immaginare uno che promuova il No dire: "Ti do la possibilità di votare fuori sede, poi vota chi vuoi", e quindi è quasi logico che metta a disposizione soltanto le deleghe di partiti schierati per il No, ma la nostra lettrice studentessa ci ha chiesto, e adesso noi giriamo a voi questa domanda: non sarebbe meglio promuovere la possibilità di votare fuori sede ma senza "imporre" alcunchè, fosse anche una delega da scegliere tra un ristretto range di partiti? Poniamo tale quesito perchè, in linea teorica, non è bellissimo criticare chi, come Renzi o D'Alfonso, ha cercato in tutte le maniere di promuovere le ragioni del Sì se poi, a conti fatti, pure il fronte del No sembra ricorrere, a suo modo, a ogni mezzo, per quanto lecito e garantito dalla legge. Insomma, tale vicenda dimostra ancora di più che purtroppo il referendum è diventato una vera e propria consultazione politica da "dentro o fuori" che fa pensare a una guerra senza esclusione di colpi e, magari, fa perdere di vista il reale senso del quesito referendario sul quale, tra pochi giorni, saremo chiamati a esprimerci.

Nicola Chiavetta