Racket della prostituzione, stroncato sodalizio criminale romena

La banda controllava la zona sud della città di Pescara. Le ragazze erano costrette a subire abusi e violenze di ogni tipo: persino aborti

Racket della prostituzione, stroncato sodalizio criminale romena

PESCARA: OPERAZIONE CONTRO RACKET DELLA PROSTITUZIONE. C'è voluto oltre un anno di indagine, con pedinamenti ed intercettazioni telefoniche, per stroncare i Ras della prostituzione nella zona Sud della città di Pescara.

Dieci persone sono finite in carcere, mentre due hanno l'obbligo di firma ed una persona si trova agli arresti domiciliari.

Le operazioni sono scattate all'alba di questa mattina quando 50 agenti delle questure di Pescara e Chieti, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara, hanno messo fine ai padroni del sesso in strada.

Le ragazze venivano sfruttate con metodi violenti, anche dal punto di vista psicologico, allo scopo di sottoportle a turni massacranti di lavoro e che avrebbero consentito al sodalizio criminale di guadagnare più soldi possibile.

I profitti, come dimostrato dalle indagini coordinate dal vice-questore Pierfranceco Muriana sotto la direzione dell'attuaele procuratore capo a Vasto Giampiero Di Florio, permettevano ai loro aguzzini di condurre una vita agiata e di effettuare ingenti rimesse di denaro in Romania.

L'organizzazione, di tipo piramidale, prevedeva anche l'uso di prostitute particolarmente fidate che avevano il compito di controllare le altre donne, e anche di istruire le nuove leve arruolate dai capi. 

Redazione Independent