«Qui non ci sono Tortora»

L'avvocato della Regione Abruzzo chiede maxi risarcimento da 146 milioni per danni patrimoniali e non

«Qui non ci sono Tortora»

SANITOPOLI. LA REGIONE ABRUZZO RIVUOLE 160 MILIONI. Al Sanitopoli è il giorno della Regione Abruzzo, costituitasi parte civile nel processo sulla presunta truffa al sistema sanitario regionale, chiedere il conto dei presunti danni. L'avvocato milanese Daniele Benedini nella sua arringa conclusiva, con relativo deposito delle memorie, ha domandato al collegio giudicante di condannare i 25 imputati al pagamento, a vario titolo, di circa 146 milioni di euro. "Qui non ci sono Tortora ma ipocriti", ha concluso Benedini riferendosi alle dichiarazioni del principale imputato, l'ex Governatore Ottaviano Del Turco. Il pubblico ministero Giampiero Di Florio ha ribadito a denti stretti che quelli "sono i soldi nostri. I soldi di tutti i cittadini abruzzesi". Si torna in aula il prossimo lunedì, 24 giugno, con le banche (barkleys e Deutsche Bank) coinvolte nel processo per le cartolarizzazioni.

LE ALTRE PARTI CIVILI. La scorsa udienza era toccato alle cliniche private, singolarmente e come Aiop, oltre allo stesso Enzo Maria Angelini ed alle varie Asl (Pescara, Chieti, Teramo, L'Aquila, Lanciano-Vasto) chiedere oltre 100 milioni a titolo di risarcimento danno per tutti gli imputati del sanitopoli.

Redazione Independent