«Quelli mi volevano uccidere»

Stupro Pizzoli - La frase della vittima inchioda il branco? Da Roma le analisi confermano le tracce biologiche

«Quelli mi volevano uccidere»

FORSE UNA PRATICA SESSUALE ESTREMA? - Un raptus erotico irresistibile o una pratica sessuale estrema, con l'uso di un oggetto contundente, che è sfuggita al controllo dell'aggressore? Il giovane militare di Avellino, principale sospettato della vicenda, ha agito da solo oppure c'è stata la complicità degli altri due? Qual'è il ruolo dell'altra ragazza trovata nell'auto, insieme ai tre militadi di stanza all 33°esimo Reggimento "Acui" ? Dov'è avvenuto lo stupro: nel parcheggio o nell'auto? Sono questi alcuni dei tanti interrogativi su cui stanno lavorando gli inquirenti. Mentre è ancora vivo nella memoria l'orrore dello stupro, avvenuto la notte tra sabato e domenica scorsa, ai danni della studentessa di Tivoli, tovata mezza nuda sporca di sangue e ferita nella zona genitale, in mezzo alla neve del parcheggio della discoteca "La Guernica" di Pizzoli, in provincia dell'Aquila. Ma il caso sembra vicino alla svolta. le indagini hanno preso un'accelerazione dopo la denuncia della madre della vittima. Intanto da Roma sono arrivate le analisi dei Ris sulle tracce biologiche prelevate sui vestiti del militare e dei rilievi effettuati nell'auto.

LE PAROLE DELLA VITTIMA - Stando a quanto riferito da alcuni media nazionali e locali la giovane, ricoverata al San salvatore de L'Aquila, avrebbe dichiarato una frase terribile: «Ho capito che potevo morire. Quelli mi volevano uccidere». Proprio questa frase, pronunciata dalla studentessa ancora in stato di shock, potrebbe inchiodare, oltre l'avellinese, anche un altro militare campano ed uno de L'Aquila. L'avvocato Enrico Maria Gallinaro che assiste la ragazza ha parlato di «orribile vicenda che l'ha fatta diventare un oggetto. La natura e la gravità delle lesioni riportate dalla giovane rendono il quadro indiziario estremamente grave. La mia assistita», ha detto, «è stata abbandonata semi nuda e gravemente ferita, alle tre del mattino, in un parcheggio, nella neve e nel ghiaccio. E' stato un miracolo che si sia riuscita a salvare».

Red. Independent