Punti Nascite, è iniziato il countdown: chiudono il 30 giugno

Una nota del direttore generale della Asl Giacarlo Silveri chiarisce la questione: "I progetti sono stati approvati da Roma. Vado avanti"

Punti Nascite, è iniziato il countdown: chiudono il 30 giugno

PUNTI NASCITE: E' INIZIATO IL COUNTDOWN, CHIUDONO IL 30 GIUGNO. A chiarire la questione di Punti Nascita, della risoluzione approvata in consiglio regionale con tanto di grida di vittaria delle minosranze ma che invece vale come "carta straccia", ci pensa una nota del direttore generale della Asl di L'Aquila Giancarlo Silveri che ribadisce le parole dette al nostro giornale dall'assessore alla Sanità Silvio Paolucci.  "Non ho avuto nessun tipo di indicazione contraria quindi vado avanti - spiega il direttore generale della Asl Silveri - I progetti sono stati approvati dal tavolo nazionale che li ritenuti adeguati. Tanto e' vero che ha assegnato all'Abruzzo la premialità di 31 milioni di euro. E' importante ricordare che questo tipo di intervento non nasce per risparmiare ma per rendere ancora maggiore la sicurezza e le condizioni di cura". Dunque Atri, Penne, Ortona e Sulmona chiuderanno e c'è pura una data precisa per il presidio nella Città di Ovidio: è il 30 giugno 2015, a cui seguiranno gli altri entro il 30 ottobre. 

Secondo il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, infatti, si dovranno sopprimere quelle sale parto con meno di 500 nascite all'anno e per questo considerati poco sicuri. In ballo oltre alla salute per i cittadini ci sono i fondi stanziati per la sanità pubblica abruzzese che il Ministro Beatrice Lorenzin sbloccherà soltanto se verranno fatti i compiti a casa. Parliamo di una cifra che si aggira intorno ai 31 milioni di euro.

Il sindaco di Sulmona Peppino Ranalli è arrabbiatissimo col governatore Luciano D'Alfonso accusandolo di aver detto balle durante la campagna elettorale. "E' stata una Pulcinellata. Venire a Sulmona in quel modo, senza rispetto delle istituzioni è stato sbagliato e avventato. Un comportamento che va condannato come vanno condannati gli atteggiamenti di violenza messi in atto da alcuni componenti del comitato contro la chiusura del punto nascita di Sulmona".

Forse non è stata detta l'ultima parola, certo è che se proprio si doveva tagliare allora si poteva pensare a qualcos'altro per evitare che le mamme peligne, vestine, ortonoesi e atresi debbano essere costrette a percorrere decine di chilomenti, magari in pieno inverno, per poter partorire.

Redazione Independent