Province (inutili) senza 'cash'

Allarme rosso per Enti abruzzesi: rischio esuberi e pagamento stipendi. Non si dovevano tagliarle del tutto?

Province (inutili) senza 'cash'

L'ALLARME DELLE PROVINCE ABRUZZESI: MANCANO FONDI PER SERVIZI. Nell'era del demonio e della crisi economica, nell'epoca in cui chiudono ogni giorno in Italia 300 aziende, succede persino che Enti definiti "inutili", come le quattro province abruzzese, e per i quali era stata giustamente prevista l'eliminazione, si permettano di lanciare l'allarme mancanza fondi. «Con il nuovo taglio di risorse alle Province - hanno dichiarato in conro Testa, Di Giuseppantonio, Catarra e Del Corvo - in Abruzzo c'è il pericolo di non garantire più alcuni servizi e c'è perfino il rischio di un esubero di personale». Nel corso di una conferenza stampa a Pescara i presidenti  hanno parlato dei tagli del Governo che, per il 2013, saranno più pesanti in Abruzzo che altrove. Si annunciano, infatti, 28 milioni 846 mila euro in meno per questa regione, che si aggiungono ai 7 milioni 286mila euro di risorse in meno per l'annualità 2012. Già, ma dove si dovrebbe tagliare se non dai costi inutili della politica e dell'architettura amministrativa del Paese? Dai vertici delle quattro Province è stato lanciato un grido di allarme che lascia quasi sbigotti. «Sono a rischio - hanno commentato - i servizi, e quindi gli interventi su strade e scuole, l'assistenza per i portatori di handicap e le attività dei Centri per l'impiego, oltre quelle nel settore dell'ambiente. C'è il pericolo di default». Insomma, come avrebbe detto il noto commentatore televisivo Giampiero Mughini "Ma, dAAAI"! Se non fosse stato per il boicottaggio bipartisan (Pd+Pdl) contro l'idea del Governo Monti (forse l'unica buona) oggi non staremmo qui a parlare di questo argomento, appunto, inutile.

Marco Beef