Primarie Pd: "solito" duello

Bersani si riserva la quota del 10%, possibili deroghe anche per i plurimandatari. Il "caso" dell'Abruzzo

Primarie Pd: "solito" duello

PRIMARIE PD: TRA QUOTA BERSANI, DERGHE E CONSULTAZIONI. La direzione nazionale del Partito Democratico di ieri ha dato formalmente il via alle primarie per i parlamentari, che si terranno entro la fine dell'anno: probabilmente il 29 e 30 dicembre. Prima, però, si dovrà affrontare il problema delle regole. Perciò, questo pomeriggio, i Democrat riuniranno al Nazareno di Roma la direzione del partito per approvare il regolamento dell'ennesima tornata elettorale. Come al solito, non sono mancate le polemiche. Il "rottamatore" Matteo Renzi, che non parteciperà alla riunione, ha subito criticato i rumors. «Vedo sempre le stesse facce», ha detto il sindaco di Firenze. A gettare benzina sul fuoco la cosiddetta "Quota Bersani": il candidato del centrosinistra, Pierluigi Bersani, avrebbe proposto che gli venisse assegnata una quota del 10% da inserire nel listino per "ragioni politiche". Inoltre, ad agitare i sonni della base ci sono le tante, troppe deroghe, per chi ha più di quindici anni di servizio parlamentare, Del gruppo fanno parte tanti nomi importanti: quali, ad esempio, quello del Presindente del Senato Franco Marini, Anna Finocchiaro, Rosy Bindi, Beppe Fioroni e Giancarlo Bressa soltanto per fare dei nomi. Dunque, il sospetto resta legittimo: saranno vere primarie oppure soltanto per la base del partito? 

IL "CASO" DELL'ABRUZZO: 42 CANDIDATI. Il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci ha annunciato il via libera alle rose che «saranno composte da 10 persone per ognuna delle Province di Teramo, Pescara e L’Aquila (ognuna delle quali avrà 5 candidature nella lista regionale alle elezioni politiche di febbraio), e 12 candidati per la Provincia di Chieti che avrà 6 candidati». Chi ci sarà? Di sicuro ci sarà il leader abruzzese del partito, nonchè relatore della Legge di Stabilità, il senatore uscente Giovanni Legnini. In lizza anche il capogruppo al Consiglio Regionale, l'arrembante Camillo D'Alessandro, il medico "cult" Vittoria D'Incecco, la "baby" Stefania Pezzopane, il "pubblicista" Giuseppe Di Pangrazio, il potentissimo presidente della Fondazione Pescara-Abruzzo, Nicola Mattoscio, l'avvocato "british" Marco Alessandrini ed il sindaco di Vasto Luciano La Penna. Tra i giovani circolano i nomi della bersaniana Claudia Tatone, Manola Di Pasquale, Stefania Ferri, Federica Mariotti e Alessandro Marzoli.

Marco Beffe