Tasse? Teramo la più cara

Replica del sindaco di Giulianova Mastromauro: "Autogoal di Brucchi. La sua città è al quarto posto in Italia"

Tasse? Teramo la più cara

GIULIANOVA - “E' da una ventina di giorni che il sindaco di Teramo tira in ballo Giulianova per tentare maldestramente di giustificare la sua stangata sui passi carrabili ed attaccare il PD accusandolo di proporre due pesi e due misure. Ma fa male, il primo cittadino teramano, a tirare in ballo ogni volta la mia città perché con questo disco rotto fa un autogoal”. Il sindaco Francesco Mastromauro si schiera con il PD teramano e attacca Maurizio Brucchi sulla questione dei passi
carrabili, facendo una comparazione tra le tariffe di Teramo e quelle di Giulianova. “A Teramo – dice Mastromauro - si paga, in centro storico, 50,205 euro a metro lineare e 38,505 euro per l'area urbana. A Giulianova per la classe più alta, la 1^, la tariffa è invece di 16,66 euro. E nel nostro Centro storico addirittura si paga la metà, dichiara il sindaco. “Quartieri periferici di Teramo: 38,505 euro a metro lineare. Zone periferiche di Giulianova 15 euro a metro lineare.
Case sparse: a Teramo 15,030 euro, a Giulianova 13,33 euro a metro lineare. E si consideri
– continua ancora il sindaco Mastromauro – che si tratta di tariffe adeguate per il 2011 dopo che erano rimaste ferme per una quindicina d'anni.  Insomma”, conclude il sindaco, “è come se a Teramo si praticassero prezzi da boutique e a Giulianova da mercatino dell'usato. Le nostre tariffe, lo sappia il sindaco Brucchi, sono tra le più basse d'Abruzzo. La stangata nel capoluogo c'è”, conclude il sindaco, “ eccome!”. Interviene anche l'assessore al Bilancio Fabio Ruffini. “Non voglio evocare l'analisi della Cgia di Mestre e del ministero degli Interni, secondo cui Teramo è il quarto comune d'Italia con la  più alta pressione tributaria a carico dei cittadini. Dico solo – continua Ruffini – che a Giulianova non abbiamo voluto vessare i cittadini sui passi carrabili, preferendo  combattere l'abusivismo. Ed infatti negli ultimi due anni abbiamo pizzicato, per così dire, 170 abusivi. Inoltre da noi non si applica la tassa  ai proprietari di passo a raso che non richiedono l'installazione del cartello di sosta davanti ai loro accessi, perché sul punto ha pienamente ragione Manola Di Pasquale”.