Porto, Chiodi punta alla crisi

Oltre 60 pescherecci fermi: l'obiettivo è reperire sussidi dal Governo. Scarse le speranze di normalizzare la situazione

Porto, Chiodi punta alla crisi

PORTO, DRAGAGGIO, FERMO BIOLOGICO - Reperire risorse da destinare alla marineria pescarese per sostenerla nell'affrontare gli ingenti danni subiti per il blocco pressoché totale dell'attività di pesca. E' uno dei principali obiettivi che la Regione intende perseguire a breve termine e che il Presidente Gianni Chiodi ha annunciato, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme all'assessore con delega alla Pesca ed al Commissario straordinario per il dragaggio del porto di Pescara. «Ci muoveremo essenzialmente in due direzioni - ha sottolineato il Presidente - infatti, dovremo cercare di ottenere dall'Unione europea una deroga agli aiuti di Stato ed al tempo stesso spingere il Governo a creare i presupposti, attraverso un decreto, per una dilatazione del fermo biologico fino a quattro mesi».

CHIODI: SOSTEGNO A TESTA - Il capo dell'Esecutivo, ha, inoltre, ribadito  «un sostegno sempre più intenso al Commissario straordinario Testa che, peraltro, la Regione ha sostenuto fin da subito. Commissario che ha fatto e sta facendo quanto è nelle sue possibilità». Il presidente della Regione ha, inoltre, annunciato il proprio appoggio ad una eventuale richiesta di istituire una Commissione d'inchiesta che faccia luce sulle responsabilità e che consenta di ricostruire i fatti. Il presidente della Regione e l'assessore con delega alla Pescara insieme al Commissario straordinario per il dragaggio chiedono, in sostanza, l'attivazione di misure urgenti a sostegno della marineria pescarese che sta vivendo una situazione di emergenza, ulteriormente aggravata negli ultimi mesi, a causa di numerose ed annose criticità che richiedono interventi immediati. La richiesta era già stata inoltrata con due distinte missive indirizzate ai Ministri delle Politiche agricole, dell'Ambiente e delle Attività produttive, sia dal Presidente che dall'Assessore competente.

SERVE L'AIUTO DEL GOVERNO