Polemica sui Punti Nascita, Febbo: "D'Alfonso non ama Ortona, Penne e Atri"

Polemica tra Forza Italia e la Regione che sta attuando il Piano di Rientro imposto dal Governo circa la razionalizzazione dei presidi ospedalieri sul territorio

Polemica sui Punti Nascita, Febbo: "D'Alfonso non ama Ortona, Penne e Atri"

CHIDONO I PUNTI NASCITE: E' IL PIANO DI RIENTRO DEL GOVERNO. Polemica tra Forza Italia e la Regione che sta attuando il Piano di Rientro imposto dal Governo circa la razionalizzazione dei presidi ospedalieri sul territorio, sottoscritti all'epoca dell'allora Ministro della Sanità Livia Turco. “Quello che sta avvenendo intorno alla questione dei Punti nascita ha davvero dell’incredibile, come è assurdo il comportamento del presidente D’Alfonso e della sua maggioranza”. A parlare è il presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo che aggiunge: “D’Alfonso, durante il Consiglio regionale ha annunciato, come nel suo stile, un incontro con il Ministro Lorenzin per discutere di possibili deroghe alla chiusura in particolare per una città che ha nel cuore e che ieri ha visto ancora una volta il sindaco in prima fila. Una dichiarazione d’amore rivolta chiaramente a Sulmona e questo non può essere accettato visto che ci sono altre 3 importanti centri della nostra regione, Ortona, Atri e Penne, che attendono con il fiato sospeso. Avremmo preferito ascoltare il Presidente della Regione dichiarare il suo affetto, e con esso una dichiarazione di intenti, per tutte le città coinvolte e senza nessuna preferenza”.

FEBBO CHIEDI DI PIU' . “Sono assolutamente condivisibili le motivazioni, soprattutto orografiche – prosegue Febbo - alla base della richiesta di deroga per Sulmona ma sono altrettanto forti quelle che potrebbero evitare le chiusure di Ortona (che ha superato la soglia dei 500 parti, come da numeri certificati, e possiede alti standard in termini di sicurezza e qualità del servizio offerto); ma le questioni orografiche valgono anche per Atri (che tra l’altro ha numeri di tutto rispetto) e Penne, senza considerare che le chiusure di questi Punti nascita causerebbero un preoccupante ingolfamento di Ospedali come Chieti e Pescara che sono già al limite (e oltre). Su Ortona però – sottolinea Febbbo - ci sono delle precise responsabilità del Sindaco D’Ottavio che non solo ha brillato per la sua sconcertante latitanza ai tavoli istituzionali, alle sedute del Consiglio (eccetto ieri), alle varie riunioni ma non è riuscito a coinvolgere il territorio come ha fatto invece il suo collega Ranalli; il Primo cittadino di Sulmona è stato sempre presente e al suo fianco c’erano gli altri 25/30 sindaci della Valle Peligna e dell’Alto Sangro. Ma probabilmente D’Ottavio si è fatto incantare dalla promesse di Paolucci e D’Alessandro”. 

Redazione Independent