Please, please me! (Beatles)

L'incredibile l'album d'esordio degli "scarafaggi": bastarono 15 ore e 400 sterline. Niente sarebbe stato come prima

Please, please me! (Beatles)

L'ALBUM CHE CAMBIO' LA STORIA DEL POP-ROCK. La cultura del rock era già un fatto compiuto grazie ai mostri sacri come Elvis, Jerry Lee Lewis e Little Richard. Eppure, di lì a poco, il mondo conobbe una rivoluzione musicale e culturale senza precedenti, destinata a durare per anni. Bastarono soltanto 15 ore per la registrazione e 400 sterline per pagare l'affitto del mitico studio in Abbey Road (Londra). Quello che ne venne fuori fu un capolavoro: un 33 giri innovativo di quattordici brani densi di una carica esplosiva sia nel sound che nei testi. "Please, please me" dei Beatles, pubblicato il 22 marzo 1963, vendette subito 500.000 copie. Due anni dopo si ritrovarono poco più che ventenni, insigniti del titolo di Baronetti dell'Ordine dell'impero Britannico, per gentile concessione di Elisabetta II.

LA BRITISH INVASION. A colpi di rock, beate pop, numerosi artisti del Regno Unito si sarebbero imposti nel mercato discografico europeo ed americano, dando vita alla cosiddetta "British Invasion". La prima, tra il 1964 e il 1967, quando si imposero sulla scena rock band come i The Rolling Stones, The Who, ma soprattutto quei quatto ragazzi di Liverpool, la cui storia ebbe inizio nella chiesetta di Saint Peter. Qui il sedicenne John Lennon chitarrista dei Quarrymen un gruppo skiffle, incontrò il quindicenne Paul McCartney che fu ammesso nella band come bassista. Il successivo ingresso nel 1958 del chitarrista George Harrison e due anni dopo del batterista Pete Best, segno l'inizio di un tour per i locali di Liverpool, dove si esibirono con il nome di Johnny and the Moondogs dopo l'ingresso del bassista Stuart “Stu” Stutcliffe, successivamente il complesso prese il nome di Beatles.

Alessia Di Giovanni