Pezzopane: "Ma quindi non era una vera riunione?"

La senatrice aquilana del Partito Democratico esprime tutto il suo sconcerto dopo che sono state rese note le motivazioni della sentenza Grandi Rischi

Pezzopane: "Ma quindi non era una vera riunione?"

UNA RIUNIONE VERA? "E se fosse stata vera quella riunione convocata secondo i canoni istituzionali? Quale sarebbe stato l'esito vero?". Se lo chiede la senatrice Pd Stefania Pezzopane in riferimento alle motivazioni della sentenza Grandi Rischi, secondo cui quella del 31 marzo 2009 non fu una vera e propria riunione, e dunque non aveva carattere ufficiale.

FAMIGLIE E PARTI CIVILI LASCIATE SOLE. "La cosa piu' sconcertante e anche piu' triste - aggiunge Pezzopane - e' che le famiglie e le parti civili sono state lasciate sole. Nessun sussulto di orgoglio e di solidarieta' purtroppo. La sentenza era gia' nota, ma non le motivazioni e ora che sono note, e' possibile questo strano silenzio, e che tanta parte della citta' non abbia nulla da dire per quello che e' accaduto?".

NEANCHE UN SUSSULTO. "Possibile - si chiede ancora Pezzopane - che le nostre coscienze siano gia' cosi' assopite, rassegnate, assuefatte da non provare almeno un sussulto di fronte a delle motivazioni che rappresentano un trauma assoluto?". Poi un riferimento, seppur indiretto, a se stessa, parlando del gossip che da qualche mese la vede nell'occhio del ciclone per la sua relazione con Simone Coccia Colaiuta: "Peccato che molti aquilani trovino tempo per indignarsi, scandalizzarsi sulla vita degli altri, ma poi non abbiano ne' uno scatto di orgoglio ne' uno di indignazione per questa gravissima vicenda". Effettivamente, come dare torto a Baby Stefy?

"LE SENTENZE SI RISPETTANO". Le sentenze "si rispettano e rispetteremo anche questa, ma rimane aperto il fronte di come l'intera vicenda si sia determinata. E rimane almeno in me - dice infine la senatrice aquilana - la voglia di continuare a chiedere: perche'? E soprattutto a dichiararmi disponibile per le famiglie, a cui esprimo tutta la mia solidarieta', per ogni cosa si ritenesse opportuno fare per avere verita' e giustizia".

Nicola Chiavetta