Pescara sotto choc per l'omicidio-sucidio in via Lago di Chiusi

E' ancora in gravi condizioni la madre 44enne che ha visto morire la figlia di 5 anni tra le braccia del padre assassino

Pescara sotto choc per l'omicidio-sucidio in via Lago di Chiusi

DELITTO DI RANCITELLI: LA MADRE E' GRAVE; RICOVERATA A ROMA COL CORPO USTIONATO. E' una città in lutto, Pescara, sconvolta dall'omicidio-suicidio di ieri pomeriggio nel quartiere Rancitelli.

La donna, una madre 44enne che ha tre figlie e che ha visto bruciare la più piccola, di soli 5 anni, tra le braccia del padre assassino, è ancora ricoverata nel reparto Grandi Ustioni dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma.

I medici stanno cercando di salvare la donna che ha ferite di secondo grado sul 40% del corpo e di terzo sul 5%.

Intanto vanno avanti le indagini degli agenti della Squadra Mobile, coordinate dal dirigente Pierfrancesco Muriana, per ricostruire quei drammatici momenti e cosa ha spinto l'uomo a compiere quel folle gesto.

Dalla ricostruizione sembra che i tre, padre madre e figlioletta, fossero insieme nell'auto per discutere della separazione. Poi, all'improvviso il 48enne, che era stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco, provocando quello che è stato.

Il magistrato incaricato dal tribunale di Pescara è Andrea Papalia che oggi affiderà l'incarico per l'autopsia, anche ai fini del riconoscimento ufficiale dei corpi carbonizzati.

Redazione Independent