Pescara: scontri tra "baby gang" rivali. Due 17enni arrestati per tentato omicidio

Due gruppi di giovanissimi si sono scontrati più volte a causa di un’accesa rivalità nata l’estate scorsa per una banale ma violentissima lite

Pescara: scontri tra "baby gang" rivali. Due 17enni arrestati per tentato omicidio

PESCARA: SCONTRI TRA BANDE DI ADOLESCENTI. DUE ARRESTI PER TENTATO OMICIDIOQuesta mattina la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due diciassettenni pescaresiL.D.R. e S.T., per il reato di tentato omicidioaggravato dai futili motivi e di porto non giustificato di oggetto atto ad offendere. La misura emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, dr.ssa Cecilia Angrisano, su richiesta del P.M., dr. Roberto Polella è stata eseguita da personale della Squadra Mobile di Pescara.

Gli arresti sono maturati a seguito di quanto successo lo scorso 8 Luglio quando si era verificata una violenta aggressione in danno di un sedicenne pescarese, il quale era stato colpito più volte al capo con una spranga di ferro nonché attinto con calci e pugni ad opera di un gruppo di giovani. Gravi le conseguenze del pestaggio: una duplice ferita lacero contusa del cuoio capelluto, la frattura delle ossa nasali, un trauma alla mano sinistra e contusioni ed escoriazioni multiple.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno permesso di comprendere come il suddetto episodio costituisse l’epilogo di una contrapposizione in atto tra due diversi gruppi di adolescenti (tutti di età compresa tra i 14 e i 17 anni), insorta alcuni giorni prima, a seguito di una lite per futili motivi scaturita all’interno di uno stabilimento balneare nel corso di una serata danzante.

Peraltro, nella serata del 17 settembre scorso, nei pressi di un pub, L.D.R. ha aggredito a sua volta per vendetta il rivale S.T., causandogli una ferita al volto ed una escoriazione del gomito destro. La posizione del sedicenne, per ora indagato in stato di libertà per il reato di lesioni, è al vaglio della Procura per i Minorenni. 

Tutto questo rappresenta, anzi ribadisce come la Città di Pescara non possa più essere considerata un posto tranquillo: la violenza c'è e si vede.

 Redazione Independent