Pescara ‘ferita’ il giorno dopo monta la rabbia per il disastro

Piovono accuse sulle responsabilità della devastazione del patrimonio verde della città che non sarà più la stessa

Pescara ‘ferita’  il giorno dopo monta la rabbia per il disastro

Il ‘giorno dopo’ i terribili incendi che hanno devastato la pineta dannunziana, ‘cuore verde’ della città di Pescara, e varie zone arboree del quartiere Pineta, Villaggio Alcyone e Colle Breccia è colmo di tristezza ma anche condito di tanta rabbia.

Molteplici sono le dichiarazioni da parte di associazioni ambientaliste e sindacati di categoria come quello dei Vigili del Fuoco verso le istituzioni ritenute responsabili della mancanza di programmazione e taglio di risorse preziose per il presidio del territorio. “La Regione ha chiesto mezzi e risorse a Roma. Peccato che è la stessa Regione che ha tagliato quasi 200mila euro ai vigili del fuoco per la campagna antincendio boschivo 2021, ed è quindi inutile piangere sul latte versato. Faccia piuttosto il suo dovere di ente pubblico cui ricade la responsabilità della tutela del patrimonio boschivo: ripristini subito i fondi e ci metta quindi in condizioni quantomeno di limitare i danni”, queste le parole durissime di Elio D'Annibale, segretario abruzzese del Conapo, che denuncia il “gravissimo errore commesso dalla giunta regionale che, rispetto all'anno scorso, ha tagliato un quarto delle risorse economiche destinate ai vigili del fuoco per la lotta attiva agli incendi boschivi”. Parole che fanno eco alle dichiarazioni di ItaliaNostra che non manda giù il disastro: “La Riserva è stata tradita dal degrado in cui versava, era sfruttata e abbandonata“. 


Tutto questo mentre va avanti il lavoro della Procura che sospetta di una origine dolosa dietro i numerosi focolai scoppiati quasi contemporaneamente in diverse parti del territorio. Ed in attesa che tutto ciò accada, che venga effettivamente stimata la cifra esatta dei danni patiti da abitazioni e attività commerciali come gli stabilimenti balneari, bisognerà cominciare a progettare il futuro perchè una Pescara senza il ‘polmone verde’ non ne ha.