Pescara e il 'miserrimo' teatrino della politica senza personalità

E' chiaro a tutti che al Potere non piace la contestazione e anche l'acqua pulita. Giovedì altro show in Consiglio comunale

Pescara e il 'miserrimo' teatrino della politica senza personalità

PESCARA E IL MISERO TEATRINO DELLA POLITICA SENZA PERSONALITA'. La sceneggiata, un teatrino a nostro avviso, cui la Città di Pescara è sottoposta dai protagonisti della politica del Capoluogo adriatico è francamente imbarazzante forse ancora di più dello scandalo balneabilità, di cui tutti sembrano essersi accorti soltanto grazie ad un'analisi dell'Arta.

Ma è mai possibile che, ormai già abbondanti nella seconda decade del Terzo Millennio, abbiamo ancora dei dubbi sulla qualità del nostro petrolio, ovvero del nostro mare, che è pessimo? Cosa è stato fatto in questi anni per impedire gli scarichi abusivi lungo il corso del fiume Pescara?

Nulla, assolutamente niente. Qui come a Montesilvano - il fiume Saline vanta livelli d'inquinamento da record - oppure nell'Alento, dove c'è persino un'indagine penale sul funzionamento del depuratore, l'acqua marina (che è un bene comune) è stata sottoposta a violenze di ogni tipo a partire dallo scandalo di Bussi sul Tirino.

ll fatto gravissimo però, ed è quello di cui vogliamo parlare in questo articolo, è che adesso coloro i quali governavano la Città di Pescara, e che nulla o poco avevano fatto prima in termini ambientali, adesso stiano puntando il dito contro il sindaco Marco Alessandrini reo di aver commesso una 'leggerezza' spaziale per non aver dato diffusione sui valori over di colibatteri fecali ed altre schifezze sguazzanti nel nostro mare.

Ma il problema vero qual è? Sono forse le dimissioni del sindaco avvocato oppure la totale assenza di un piano concreto per la pulizia dei nostri fiumi?

Non c'è bisogno di specificare che al nostro giudizio sono tutti colpevoli, compresi i cittadini abruzzesi i quali si sono svegliati una mattina d'estate ed hanno scoperto che la loro acqua era diventata una latrina.

Concludiamo questo intervento ricordando, infine, al vice-sindaco Antonio Blasioli che la politica è una cosa seria e va fatta con personalità da chi ha la presunzione di essere all'altezza della situzione per risolvere i tanti problemi della collettività. Ricorrere al Prefetto per denunciare qualche maglietta esposta durante un Consiglio comunale - Ah, proposito Guerino T. puoi fare molto di meglio! - è, al nostro modesto giudizio, assolutamente ridicolo. Di peggio, appunto, c'è solo la censura alla stampa libera e indipendente visto che questa libertà di opinione e di critica, che è sempre scomoda, è disciplinata dall’Art. 21 della Costituzione “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". 

Se pensiamo di essere davanti a Giganti pensatori allora forse è il caso di cominciare a corpargersi il capo di cenere che finora si è visto pochissimo, anzi nulla, in termini di qualità ambientale (e non solo), senza contare che la condotta di via Raiale è di nuovo rotta. Il diritto al dissenso è sacro, come il dovere di ribellarsi quando è giusto.

Marco Beef