Pescara approva bilancio 'lacrime e sangue' con 19 voti favorevoli

L'aiutino del governo ha consentito al Comune di spalmate in 40 i debiti dell'Ente. Tassazione al massimo e caro parcheggi anche per i residenti

Pescara approva bilancio 'lacrime e sangue' con 19 voti favorevoli
PESCARA: IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA BILANCIO 'LACRIME E SANGUE' . Il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio di Previsione 2015/2017 con 19 voti favorevoli e 10 contrari, presenti 29 consiglieri. Presenta anche il sindaco Marco Alessandrini tornato in fretta e furia dalla missione istituzionale a Parigi dove si celebrava il volo del poeta-eroe Gabriele d'Annunzio ovvero lo stesso personaggio che il primo cittadino del capoluogo adriatico ha voluto togliere dai loghi dell'Istituzione. “Si tratta di un bilancio tecnico di natura puramente amministrativa – illustra l’assessore al Bilancio Bruna Sammassimo - Siamo riusciti comunque, nonostante le enormi difficoltà, a garantire le voci relative al sociale che in un primo momento sembrava di dover necessariamente intaccare". In realtà la procedura di predissesto approvata dalla giunta di centrosinistra impegnerà il cittadino pescarese in una manovra da 'lacrime e sangue' come pure la rinegoziazione del debito del Comune con le banche prorogato per altri 28 anni grazie ad una legge del Governo. Ricordiamo che l'eredità delle Giunte Mascia e D'Alfonso, che ha guidato Pescara per 6 anni e mezzo, ammontavano alla fine dell’anno 2014 ad oltre 50 milioni di euro.  Rispetto allo scorso anno i trasferimenti statali ll'Ente comunale hanno subito un taglio di circa 8 milioni di euro e per ripianare tale mancato introito è stato necessario fare nuovamente ricorso alla leva fiscale riducendo la fascia di esenzione Irpef ed eliminando alcune detrazioni Imu. "Abbiamo davanti agli occhi - continua la Sammassimo - la difficile situazione in cui versano tantissime famiglie, il compito della politica è quello di risolvere i problemi delle persone: anche se con un bilancio durissimo e ingessato, forse il più austero e sofferto della storia cittadina, abbiamo attivato tutte le energie per garantire comunque i tanti servizi richiesti dalla cittadinanza". Naturalmente le opposizioni sono inferocite e accusano il centrosinistra di fare 'vampirismo', cioè di pensare soltanto a come tassare il contribuente pescarese senza rinunciare a indennità o a ridurre il numero degli assessori.
Redazione Independent