Parto eccezionale al San Salvatore: super mamma dà alla luce tre gemelle

Le piccole pesano, ciascuna, tra 1 chilo e 1 chilo e 300 grammi. La statistica dice che accade 1:600.000

Parto eccezionale al San Salvatore: super mamma dà alla luce tre gemelle

L’AQUILA, PARTO ECCEZIONALE: TRE GEMELLE CON UN’UNICA PLACENTA. Già tre gemelle in un sol colpo sono una rarità figurarsi tre feti legati a un’unica placenta: stamane, a ostetricia di L’Aquila, c’è stato un parto eccezionale, di quello che avvengono - statistiche alla mano – 1 su 600.000 nascite. L’aspetto straordinario è che le bimbe (perché di 3 femminucce si tratta) sono state inconsapevoli protagoniste di un parto cosiddetto monocoriale. Fuor di terminologia medica, significa che le neonate – venute alla luce stamane al S. Salvatore alle 10.51 con un cesareo – erano legate a una stessa placenta (ecco la rarità) pur avendo sacchi amniotici distinti. Le tre femminucce sono ora in Tin (terapia intensiva neonatale), a Neonatologia, diretta dalla dr.ssa Sandra Di Fabio, poiché nate premature (31esima settimana). Quando i neonati vengono alla luce prima del termine ordinario hanno bisogno di cure assicurate da personale altamente specializzato, rappresentato appunto da Neonatologia, che è presente solo nelle eccellenze ospedaliere, come appunto l’Aquila. Le bimbe hanno un peso, ciascuna, che oscilla tra il chilo e il chilo 300 grammi e sono adesso assistite, come detto, da Neonatologia. Le ostetriche, che hanno assistito la mamma protagonista dell’eccezionale parto, sono Virginia Pucci e Laura Di Marco.

LA MAMMA E' AQUILANA. La mamma, nata all’Aquila ma da tempo residente a Roma, è in ottime condizioni: ha scelto ostetricia per partorire, decidendo di affidarsi a un reparto che ha guadagnato da tempo i ‘galloni’ della sanità di qualità abruzzese e non. Del resto L’Aquila, in fatto di parti prematuri, ha ormai consolidata esperienza ed elevati standard professionali, con oltre 100 parti l’anno contrassegnati dall’ anticipato arrivo della cicogna. Non a caso a L’Aquila, nel reparto di ostetricia diretto dal prof. Gaspare Carta, venne a partorire nell’agosto scorso la mamma protagonista, suo malgrado, del clamoroso scambio di embrioni all’ospedale ‘Pertini’ di Roma che molto clamore suscitò.
Recentemente il presidio aquilano - con una qualificata assistenza a ‘due ‘ mani tra ostetricia e neonatologia - ha allestito un altro servizio di nicchia (tra i pochissimi in regione): il parto in acqua che ha avuto il ‘battesimo’ a fine novembre con la prima nascita nel liquido.

Redazione Independent