Parole offensive che non offendono

Il "peso specifico" delle espressioni considerate offensive nella nostra società contemporanea. Ad esempio: la xenofobia, cioè la "paura dello straniero"

Parole offensive che non offendono

PAROLE OFFENSIVE CHE NON OFFENDONO. Cerco di capire, da tempo, perche' alcune parole sono messe al bando in quanto considerate offensive. O anche peggio. Prendete per esempio l'aggettivo xenofobo, da xenofobia, ossia odio per gli stranieri, avversione contro tutto cio' che non appartiene alla propria nazione o etnia. Dove e' scritto che uno deve amare per forza tutto cio' che (per esempio nel nostro caso) non appartiene alla nostra nazione o etnia? La xenofobia appare e scompare in molti casi nel corso di una vita. Durante una guerra non vediamo di buon occhio l'avversario. Sbagliato, forse? In una partita internazionale di calcio, la nostra squadra perde. Dovremmo forse tifare per il team non italiano? E' xenofobia? Oppure il turista straniero che viene in Italia e subito si mette a criticare tutto quanto e' italiano. Ce ne sono tante di situazioni che potremmo menzionare. La xenofobia scatta cosi', non e' che un mattino ci svegliamo con sullo stomaco "tutto quanto non appartiene alla nostra nazione". Per concludere, ci sono xenofobi incalliti, come milioni di americani che detestano tutte le persone con un accento straniero. Detestano e' poco. Usero' la definizione esatta (e giusta) quando ne trovero' una meno crudele di quella che ho in mente in questo momento.

Benny Manocchia