Ospedale "Renzetti" di Lanciano: tredici domande sull'amianto

Il senatore vastese Gianluca Castaldi (M5S) denuncia il modo di procedere alla rimozione : "Nessuna tutela del personale"

Ospedale "Renzetti" di Lanciano: tredici domande sull'amianto

Il senatore vastese Gianluca Castaldi (M5S) denuncia il modo di procedere alla rimozione del vinil amianto presente presso l’Ospedale Renzetti di Lanciano. “Si continua ad operare con i lavori di bonifica lavori di riparazione del pavimento –spiega Castaldi- scollando, rompendo e raschiando il pavimento; il tutto, senza alcun accorgimento nei confronti del personale, dei pazienti e dei lavoratori stessi. Per bonificare l'amianto ci sono regole scritte e rigide. Le mattonelle in vinile amianto nell’Ospedale Renzetti dal 2003 ad oggi, hanno subito, rotture, abrasioni scheggiature ovvero hanno subito un principio di deterioramento che doveva essere monitorato dalla figura del responsabile dell’amianto, (ma e’ stato mai nominato?). Il tutto avviene in violazione della legge 257 del 27/03/1992. E’ bene ricordare che rispetto alla pavimentazione in vinil amianto (amianto compatto) la normativa regionale impone: di adempiere alle disposizioni perentorie del   D.M. 06.09.1994 entro la data del 22.02.2010. Nel 2003, su richiesta della stessa ASL venne effettuata una verifica dell’ARTA -Distretto di Teramo, sul Presidio ospedaliero di Lanciano: fu riscontrata la presenza di vinil amianto (specie crisolito) nei reparti del pronto soccorso, radiologia, Sert, corridoio soprelevato. I campionamenti non vennero estesi a tutti i reparti: perché La ASL ad oggi ha bonificato solo alcuni spazi, ovvero, il corridoio sopraelevato ed il SERT, ma non il Pronto Soccorso dove comunque era certa la presenza di amianto. Il 4 febbraio scorso, personale della Forestale, ha effettuato verifiche e campionamenti nei reparti di Ginecologia-Ostetricia, Pediatria, sala di attesa rianimazione e uffici della direzione sanitaria. Quali sono i riscontri? Se i prelievi confermassero la presenza di amianto sarebbe palese il comportamento omissivo dei vari dirigenti ASL che si sono succeduti in questi anni, a partire dal 2003. La situazione del Renzetti è ancora più paradossale trovandosi la Asl(deputata al controllo di amianto) nella situazione di controllore e controllato. E’ legittimo chiedersi:
1. E stato mai designato una figura responsabile con compiti di controllo e coordinamento   secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale 06 settembre 1994?
2.    Vengono rispettati i principi imposti dal Decreto Ministeriale 06 settembre 1994?
3.    Sono state valutate i rischi soprattutto nella evidenza che le mattonelle di vinile amianto sono fortemente danneggiate?
4.   E’ stata fornita una corretta informazione agli occupanti dell'edificio sulla presenza di amianto nello stabile, sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare?
5.    E’ stato preparato/formato il personale ospedaliero in funzione del D.Lgs 81/2008?
6.   E’ stato preparato il personale delle pulizie e manutentivo sul rischio amianto e delle possibili conseguenze?
7.    Dove sono stati messi i pezzi delle mattonelle rimosse e scheggiate?
8.    Dove sono state messi gli stracci e il materiale delle pulizie usato? E’ stato rispettato un qualsiasi protocollo operativo basato sul principio della prevenzione/precauzione?
9.    Il Documento di Valutazione Rischi della ASL descrive il potenziale pericolo dell’amianto?
10. Il Documento unico per la valutazione rischi da interferenze descrive il potenziale pericolo di amianto?
11.  Il Dipartimento di Prevenzione (ASL02) -Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) ed il Servizio di Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica (SIESP), quali controlli hanno effettuato?
12.  La Responsabile RSPP, il Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero, il Dirigente Generale ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti attuali quali attività hanno effettuato e quali atti hanno redatto?
13.  I Primari dei vari reparti sapevano della Presenza di Amianto nella struttura?
Chiediamo –conclude il penta stellato- che in presenza di frammentazione delle mattonelle in vinil amianto vengano usati dispositivi di protezione individuali; che le aree interessate dai lavori vengano confinati per evitare il libero passaggio anche durante la fase di rottura delle mattonelle; che venga comunicato al personale dipendente i lavori da eseguire e quelli già eseguiti”.

Viola D'Ugo