Ospedale: Km di liste d'attesa

Lanciano - Per un'ecografia alla mammella il tempo di attesa è 222 giorni. Bucchianico: «Calende greche»

Ospedale: Km di liste d'attesa

SE NE TORNA A PARLARE - Dopo il dibattito sulla sua delocalizzazione, non se n'era parlato più. E ora invece l'ospedale di Lanciano torna grande protagonista, anche grazie al capogruppo dell'Italia dei Valori in consiglio comunale, Gabriele Di Bucchianico: «Per un'ecografia alla mammella nell'ospedale di Lanciano, il tempo di attesa è di 222 giorni - denuncia l'esponente dipietrista - Non passa giorno che non emergano testimonianze documentate e allarmanti, sulla inaccessibilità secondo il bisogno dei servizi sanitari, sulle inadeguatezze delle procedure di organizzazione temporale delle prestazioni ambulatoriali, sugli ormai costanti  rinvii di pazienti a casa. Ne emerge l'istantanea di una condizione che mal si coniuga con quella bucolicamente dipinta dalla ufficialità dei dati contenuti nella certificazione dei tempi di erogazione dei livelli essenziali di assistenza; i dati ufficiali non rispondono affatto alla realtà con cui i pazienti si confrontano ogni giorno». Di Bucchianico, evidentemente seccato per la situazione, aggiunge: «Le carte descrivono una realtà altra che non esiste. Eppure persino il piano del governo sulle liste di attesa 2010-2012, nel rispetto dei diritti civili, ha stabilito tempi massimi di 30 giorni per le visite ambulatoriali e di 60 per i test diagnostici, così come sancisce  il divieto di  sospendere le attività di prenotazione. In barba anche a quanto stabilito per legge, invece, rinviando le prestazioni di mesi e mesi, di fatto si impone una sospensione del servizio sanitario a.... data da calende greche!».

IL GRANDE BLUFF - «Ci torna in mente - afferma Di Bucchianico - il grande bluff messo in scena ormai da tempo e da noi più volte denunciato, di amministratori impegnati in autocelebrazioni tanto sterili quanto  false, che continuano a dipingere un quadro idilliaco della sanità abruzzese; e ci tornano in mente i “botta e risposta” perditempo sulla collocazione del nuovo ospedale e i più recenti proclami da “salvatore della patria” di amministratori regionali magnanimamente disposti ad “interessarsi” ed indagare sulle intenzioni dei manager Zavattaro circa l'ubicazione del nuovo ospedale. Quante parole! Siamo convinti che al cittadino utente della struttura sanitaria poco interessa il luogo e il come ma piuttosto un servizio sanitario all’altezza delle esigenze e dei bisogni. E allora, in linea con quanto da noi sempre sostenuto, invitiamo il Caro Presidente Chiodi e l'ancor più caro Dott. Zavattaro, ad aprire gli occhi e dirigere lo sguardo sulla realtà vera della sanità regionale e locale, evitando di concentrare tempo e attenzioni su falsi problemi che altro non sono che specchi per le allodole. Mentre si continua a battibeccare su dove realizzare l’ospedale di Lanciano - conclude il capogruppo Idv - di fatto si abbandona a se stesso chi ha bisogno di cure e di servizi».

 

Giuseppe Marfisi