Onda Tv lascia L'Aquila

Interrotte da una settimana le trasmissioni. Saltato l'accordo con la proprietà per salvare la sede del capoluogo

Onda Tv lascia L'Aquila

UNA LUCE CHE SI SPEGNE - Onda Tv, storica emittente televisiva di Sulmona, ha abbandonato la sua sede dell'Aquila. Questo è quanto denunciano i corrispondenti del capoluogo di regione, che da cinque mesi non hanno più rapporti con Pasquina Schiappa, subentrata come editrice a Gino Presutti dopo la scomparsa di quest'ultimo, avvenuta l’11 gennaio dello scorso anno. E così, i due dipendenti assunti e i collaboratori, stanchi di questa situazione, hanno deciso di rassegnare le proprie dimissioni. E dire che la redazione aquilana si era già organizzata da un po' in una cooperativa per affrontare il passaggio al digitale: "Avevamo un accordo con la nuova proprietà, che aveva verbalmente dato parere positivo alla cosa - ha detto in conferenza stampa Germana D'Orazio - Adesso però è impossibile raggiungerla. E così siamo stati costretti a interrompere da una settimana le nostre trasmissioni". Onda Tv era sbarcata a L'Aquila cinque anni fa. Per Vanni Biordi, "Non c’è stata la volontà di trovare una soluzione e salvare la sede aquilana. Andremo avanti in un'altra maniera". Sembra infatti che l'ormai ex redazione aquilana di Onda Tv voglia costituire un proprio canale sul digitale terrestre, che approderà ufficialmente in Abruzzo a maggio.

SOLIDARIETA' AI LAVORATORI - Intanto solidarietà ai lavoratori di Onda Tv è stata espressa dall’Assessore alle Politiche del Lavoro del Comune dell'Aquila, Fabio Pelini: “La chiusura di una testata giornalistica – ha dichiarato – rappresenta un danno gravissimo non solo per il pluralismo dell’informazione e la libertà di espressione, ma anche per la perdita di posti di lavoro, soprattutto qui a L’Aquila, città che soffre di una grave crisi occupazionale. Nell’esprimere tutta la mia solidarietà per la chiusura della sede aquilana di Onda Tv, in particolare alla direttrice Germana D’Orazio e al volto di riferimento dell’emittente Vanni Biordi, rivolgo un appello alla proprietà della televisione peligna affinchè torni sui suoi passi e valorizzi, piuttosto, la redazione aquilana che si è rivelata voce libera, autonoma e competente”. Non staremo a ripetere la solita frasetta precofenzionata, e cioè che "si spegne un'altra voce dell'informazione etc.", ma ci limitiamo a dire che evidentemente la nuova proprietà di Onda Tv ha ritenuto opportuno puntare più su Sulmona che non sull'Aquila. Certo, un po' più di chiarezza sarebbe stata gradita, ma conoscendo la caparbietà di Germana D'Orazio e i suoi colleghi, non abbiamo dubbi che riusciranno a proporre in futuro un buon prodotto anche da "indipendenti".
Marco Sette