Obama sconfitto sulle armi

La potente Lobby fa saltare in Senato la riforma sul controllo. Il presidente: «Giornata vergognosa per Usa»

Obama sconfitto sulle armi

OBAMA SCONFITTO DALLA LOBBY DEGLI ARMAMENTI. Obama ha vinto la competizione elettorale, anche grazie alla sua riforma sanitaria che consentirà a circa 32 milioni di cittadini americani che ne sono privi di accedere all'assistenza sanitaria, grazie a contributi pubblici. Oggi però il Senato USA ha bocciato la riforma restrittiva sul possesso di armi che il Presidente americano approvare in una prima fase. Obama è riuscito a sconfiggere la lobby delle compagnie di assicurazione, che non potranno più negare l'assicurazione sanitaria ai malati cronici, né far pagare di più a chi si ammala o a chi è anziano. Non è riuscito però a sconfiggere la lobby delle armi benchè avesse raggiunto un compromesso tra repubblicani e democratici.

IL PRESIDENTE USA «OGGI E' UNA GIORNATA VERGOGNOSA». «Oggi è una giornata vergognosa per Washington. Ma non è finita qui. La mia amministrazione farà di tutto per proteggere la nostra comunità dalla violenza delle armi», ha dichiarato amareggiato il Presidente USA dalla Casa Bianca. I senatori repubblicani e anche diversi democratici hanno bocciato la legge che poneva limiti al diritto degli americani di possedere liberamente delle armi da guerra, diritto sancito dal secondo emendamento della Costituzione. Con Barak Obama c'era una decina di genitori dei tanti bambini tra i 6 e gli otto anni, assassinati nella strage della scuola di Newton e Gabrielle Giffords l'ex parlamentare sopravvissuta alla strage di Tucson dove 5 persone morirono per mano di uno squilibrato. Obama con la voce strozzata dalla rabbia e quasi in lacrime ha concluso il suo intervento dicendo «Torniamo a casa delusi, ma non sconfitti. Determinati a capovolgere quello che è successo oggi. Andremo avanti. Il mio cuore oggi è spezzato, ma non il mio spirito».

Clemente Manzo