Mutui casa, Fi propone una legge per aiutare le famiglie in difficoltà

A illustrare i contenuti del provvedimento sono stati oggi i consiglieri Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, affiancati dal consigliere provinciale Sandro Marinelli

Mutui casa, Fi propone una legge per aiutare le famiglie in difficoltà

FORZA ITALIA PER IL MUTUO. Il gruppo di Forza Italia in consiglio regionale si fa promotore di un progetto di legge per andare incontro a tutte quelle famiglie che hanno contratto un mutuo per l'acquisto della prima casa ma non ce la fanno piu' a pagare la rata per il mutuo stesso e sono morose per intervenute situazioni di difficolta' economica causate dalla crisi. A illustrare i contenuti del provvedimento sono stati oggi i consiglieri Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, affiancati dal consigliere provinciale Sandro Marinelli.

IL PROGETTO DI LEGGE. Il progetto di legge si compone di sette articoli e prevede, in estrema sintesi, la costituzione, su iniziativa della Regione, di una societa' (a totale partecipazione pubblica o mista) per l'acquisto, la valorizzazione, la trasformazione e la commercializzazione di beni immobili che si avvalga degli strumenti del leasing, del sale and lease e del rent to buy. Tenendo conto che ci sono famiglie che rientrano nella condizione, indipendente dalla propria volonta', di morosi incolpevoli per cio' che riguarda il mutuo per l'abitazione principale, questa societa' si occupera' di acquistare immobili (o quote di immobili) per i quali le famiglie sono in difficolta' con il pagamento delle rate, provvedendo all'estinzione del debito residuo con la banca mutuante, con contestuale concessione in locazione degli stessi immobili a valore di mercato ai venditori.

I REQUISITI. Al termine del rapporto locatizio - cosi' prevede il progetto di legge - le famiglie hanno quindi il diritto di acquistarne la proprieta'. Ci sono pero' dei requisiti da rispettare. La proposta di Fi riguarda chi ha contratto un mutuo prima del 30 giugno 2009 e i beneficiari devono dimostrare di aver subito una perdita di almeno il 30% del reddito e un debito residuo non superiore a 200mila euro. La questione, dicono i proponenti, e' da affrontare, tra l'altro, con l'Abi e con l'Ordine dei notai.

"Potremmo aiutare tante brave famiglie che attraversano un momento difficile - ha commentato Sospiri - tanto piu' che il governo nazionale e locale non riescono a garantire occupazione". "Tanti morosi mettono in difficolta' anche il sistema delle imprese edili, oltre alle banche, per cui cosi' diamo una risposta vera concreta e reale a piu' comparti in difficoltà", ha commentato Febo. Marinelli ha fatto notare che si aiuta chi "rischia di perdere l'abitazione, e si evita l'affluenza di immobili di ritorno sul mercato immobiliare, che generano uno stallo quasi irreversibile".

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