Montisti contro Grillini

Cresce la tensione a pochi giorni dal voto. Falasca: «Grillo è come il primo Mussolini»

Montisti contro Grillini

ELEZIONI. SALE LA TENSIONE: E' LA PAURA DEL FENOMENO GRILLO? «Beppe Grillo è come il primo Mussolini e il Movimento 5 Stelle è l'equivalente contemporaneo del fascismo delle origini». Così Piercamillo Falasca, candidato alla Camera dei Deputati per la lista “Scelta civica – Con Monti per l’Italia”, in un post pubblicato qualche giorno fa su facebook aveva espresso il suo parere sul movimento grillino e il suo leader. «Chi oggi pensa che queste parole siano eccessive, rilegga la storia, faccia i dovuti distinguo, tenga conto delle mutazioni tecnologiche e culturali», si legge nel post, «ma rifletta bene sul senso e sul pericolo di un movimento confuso nelle idee, nato per canalizzare la protesta, sprezzante delle istituzioni, animato spesso da invasati, intenzionato a "fare pulizia", imprecante contro i "poteri forti", statalista e nazionalista, disinteressato alla democrazia rappresentativa in favore di una pasticciata democrazia plebiscitaria e più di una volta denigratorio nei confronti di diritti e libertà individuali». Affermazioni che hanno trovato spazio anche nel corso della trasmissione Uno Mattina, andata in onda ieri su Rai Uno, dove Falasca sollecitato dalle domande del conduttore Franco Di Rame ha ribadito il suo punto di vista. «Non vedo tanta differenza tra le proposte, gli stili e i metodi di Grillo e quelli che in Francia ha adottato in passato Le Pen o dei movimenti nazionalisti populisti demagogici nel resto d’Europa», ha aggiunto. Naturalmente nessun commento, in risposta alle accuse totalitariste, è arrivato dal diretto interessato. Il comico genovese, ben consigliato da Casaleggio, ha deciso di evitare ogni confronto e/o polemica pensando che sia meglio riempire le piazze piuttosto che andare ai salotti televisivi.

 

 

FATTO QUOTIDIANO CONTRO LA LISTA MONTI. Una presa di posizione non condivisa dal giornalista del "Fatto Quotidiano", Andrea Scanzi, presente in studio, che definendo le affermazioni di Falasca «molto gravi» ha ribattuto sostenendo che «la politica italiana dovrebbe paradossalmente ringraziare il Movimento 5 Stelle», ha commentato il giornalista, «perché se non ci fosse stato il M5S, che è un movimento pieno di punti deboli ma comunque democratico, noi saremmo finiti dalle parti di Alba Dorata». Scanzi ha, infine, aggiunto che la destra estrema c’è anche nella lista rappresentata da Falasca perché «uno dei vostri candidati fino all’altro giorno diceva che Benito Mussolini era il più grande statista del secolo», ha attaccato il giornalista riferendosi a Gianfranco Fini.