Montesilvano cambia i rifiuti. Di Mattia: «Capitolo chiuso»

Firmato il contratto tra il Comune e la ditta pugliese per la gestione del servizio di raccolta e trasporto

Montesilvano cambia i rifiuti. Di Mattia: «Capitolo chiuso»

FIRMATO IL CONTRATTO TRA COMUNE DI MONTESILVANO E DITTA PER GESTIONE E SERVIZIO RIFIUTI. E’ stato firmato ieri mattina il contratto tra il Comune e la ditta Tra.De.Co s.r.l. di Altamura, per la gestione del servizio di rifiuti ed igiene ambientale della Città Di Montesilvano. Entro i termini di legge previsti per l’avvio del servizio, dunque, partirà una raccolta differenziata di prossimità (con i cassonetti stradali) per le utenze domestiche e una raccolta porta a porta per le attività commerciali. L’appalto di raccolta e trasporto dei rifiuti, con durata quinquennale, prevede anche la creazione di tre centri di raccolta, che sorgeranno in centro, in zona Vestina e zona Santa Filomena. Dunque, verranno posizionati sul territorio sei differenti tipologie di cassonetti, per carta, plastica, vetro, organico, metalli, indifferenziata. Il servizio prevede inoltre raccolta domiciliare a chiamata per una serie di rifiuti, raccolta a convenzione dei rifiuti assimilati sui luoghi di produzione, raccolta in occasione di mercati e manifestazioni, raccolta rifiuti cimiteriali e altri servizi. La gara di appalto è stata aggiudicata per circa 18 milioni e 700 mila euro. Nella cifra rientrano sia i servizi di igiene urbana – per un canone quinquennale di circa 3 milioni e 600 mila euro annui euro – sia per la realizzazione di tre centri di raccolta per un importo complessivo di 906 mila euro composti da oneri fissi di circa 16 mila euro e una quota di 890 mila euro circa.

“Abbiamo finalmente chiuso anche questo capitolo – ha dichiarato il primo cittadino Attilio Di Mattia – facendo risparmiare circa 12 milioni di euro - che sarebbero pesati tutti sulle tasche dei montesilvanesi - rispetto al precedente bando della vecchia amministrazione. Lo stesso che mi sono ritrovato sulle spalle appena eletto e che, con un atto di coraggio storico, su cui anche il Tar ci ha dato ragione, abbiamo annullato perché ritenuto troppo oneroso per le casse comunali e per le tasche dei cittadini”.

Redazione Independent