Montesilvano. Pdl nel caos

Verso le elezioni comunali - Sospiri accusa la Verì per la campagna a favore del Grande Sud e "Lillo" Cordoma

Montesilvano. Pdl nel caos

IL CAOS REGNA SOVRANO - A Montesilvano il Popolo della Libertà è nel caos. Se, infatti, è vero che in vista delle imminenti elezioni comunali il partito ha già scelto la propria candidata (Manola Musa), è altrettanto vero che ci sono ancora alcune questioni irrisolte. Tanto per cominciare, una spina non da poco: il sindaco uscente, Pasquale Cordoma, è stato scaricato dal Pdl, che si è rifiutato di ricandidarlo al termine del primo mandato. Il coordinatore provinciale Lorenzo Sospiri ha avuto parole non tenere nei confronti di ‘Lillo’: «E' il fantasma di sè stesso, all'interno del Pdl nessuno lo avrebbe voluto nuovamente vedere alla guida della città». Come sempre avviene in questi casi, a Cordoma è stato offerto un incarico politicamente importante per spingerlo a non ripresentarsi alle urne: in pratica, la vecchia storia del «ti promuovo per toglierti di mezzo». Lui, però, non ha gradito: ha risposto che vuole ricandidarsi «perché cinque anni fa ho iniziato un percorso e adesso ho il dovere morale di portarlo a termine» e ha sbattuto la porta, annunciando il proprio passaggio a Grande Sud. E qui siamo alla seconda spina, perché Grande Sud non sostiene la Musa, come fanno invece Rialzati Abruzzo, Città Nuove, La Destra, Lega Sud Ausonia e le liste Arcobaleno e Libero. Così ieri Sospiri ha invitato la federazione a fare un passo indietro, tirando in ballo anche la coordinatrice Barbara Mazzali e Nicoletta Verì.

GRANDE SUD O PICCOLO SUD? - Ecco cosa 'Magic Lorenzo' ha dichiarato: «Il ‘Piccolo Sud’ di Barbara Mazzali è oggi diventato ‘piccolissimo sud’ a Montesilvano, dopo che anche una voce storica della destra sul territorio, l’amico Alfredo Caccamo, ha firmato la propria candidatura al Comune di Montesilvano, per le amministrative di maggio, tra le fila del Pdl a sostegno della candidata del centro-destra Manola Musa, abbandonando il partito della Mazzali, come già nei giorni scorsi hanno fatto Di Felice, andato all’Udc, e l’amico Falco». Della serie: vi stanno abbandonando tutti, perchè non lasciate perdere e venite con noi? «A questo punto - ha infatti aggiunto Sospiri - invitiamo la Mazzali e Nicoletta Verì a tornare a sedersi al tavolo del centro-destra per portare il proprio contributo alla conferma del centro-destra al governo della città. Anche perché è evidente che ora in Regione dovremo porre il ‘caso’ della Verì che riveste la carica di Presidente della V Commissione Sanità a nome del Pdl, una presidenza per la quale ci siamo battuti e che va riconosciuta in capo al nostro partito».

NICOLETTA, QUESTO NON ME LO DOVEVI FARE! - E Sospiri, in effetti, sembra avercela soprattutto con Nicoletta Verì: «Permanendo l’attuale posizione di ambiguità del consigliere Verì rispetto al Pdl – ribadisce – dovremo porre un problema circa la legittimità di quella Presidenza che spetta al Pdl e non di certo a Forza del Sud, e spetta a quegli esponenti del Pdl che sanno mantenere una posizione di assoluta coerenza e chiarezza a livello regionale, provinciale e territoriale, per non rischiare quella stessa schizofrenia politica che stiamo vivendo con l’Udc nella Provincia di Pescara». Quella stessa Unione di Centro che Sospiri aveva già provveduto ad attaccare nei giorni scorsi, in quanto “colpevole” di un’alleanza con il centro-sinistra che sa tanto di tradimento. Certo è che, per il Popolo della Libertà, Grande Sud rappresenta un boccone amaro e indigesto, specie perché – è bene ripeterlo – è la formazione politica che sosterrà la ricandidatura del primo cittadino uscente Cordoma, ormai ex Pdl (e dunque dissidente). Logico, quindi, che Sospiri “faccia il tifo” affinchè lo stesso Grande Sud si indebolisca sempre più, perdendo forza e, di conseguenza, influenza. I fatti gli daranno ragione?

Federico Di Sante