Montesilvano, "Giustizia riparativa" con un detenuto al lavoro

"Fui un grande sostenitore di questo progetto in Provincia a Pescara - ricorda l'assessore Cozzi - perché ci permise di completare importanti interventi"

Montesilvano, "Giustizia riparativa" con un detenuto al lavoro

IL DETENUTO A LAVORO. Reintegrare i detenuti e offrire loro un'occasione per ripagare il danno arrecato alla collettivita' attraverso lavori di pubblica utilita'. E' questo il senso del progetto di "giustizia riparativa per l'inserimento lavorativo dei detenuti e il recupero del patrimonio ambientale locale", frutto di una convenzione tra il Comune di Montesilvano e la Casa Circondariale di Pescara, riattivata anche quest'anno dalla Giunta Maragno con una delibera dello scorso 21 agosto.

L'ACCORDO. Secondo quanto prevede l'accordo, il detenuto, che verra' individuato dal direttore del carcere, effettuera' lavori di manutenzione e di carattere igienico-sanitario ed ecologico nella zona di Montesilvano Colle. Tutte le mattine, per sette giorni a settimana, inclusi i festivi, con riposo di un giorno settimanale, dalle 8:30 alle 12:30, il detenuto svolgera' le sue prestazioni tra piazza Galli, Piazza Giardino, corso Vittorio Emanuele fino alla scuola, lungo la passeggiata e le zone limitrofe, nell'ambito di pulizia di aree verdi e piccole manutenzioni ordinarie.

Il Comune fornira' all'incaricato i materiali necessari, come guanti, sacchi di ricambio, scarpe antinfortunistiche e attrezzature varie. Il detenuto, che restera' sotto la diretta responsabilita' del carcere di Pescara, verra' retribuito con una somma di 300 euro mensili, che verra' corrisposta alla Casa Circondariale.

"Fui un grande sostenitore di questo progetto in Provincia a Pescara - ricorda l'assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi - dal momento che ci permise di completare importanti interventi. Sono sicuro che anche a Montesilvano consentira' di ottenere buoni risultati. Questo accordo ha, infatti, un duplice vantaggio. Da una parte preparare il reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti, dall'altra permettere l'applicazione di una forma di giustizia riparativa che fornisce un servizio alla comunita' della nostra città".

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