Mega discarica di Bussi. La Cassazione: «Processo resta a Chieti»

Gli avvocati della Montedison avevano chiesto che si tenesse "in una sede giuìdicante dove gli imputati non siano già riconosciuti colpevoli"

Mega discarica di Bussi. La Cassazione: «Processo resta a Chieti»

MEGA DISCARICA DI BUSSI: LA CASSAZIONE DECIDE CHE RESTA A CHIETI. Il processo sulla mega discarica di Bussi resta a Chieti. Lo ha deciso la Cassazione che ha esaminato ieri la richiesta di trasferimento presentata dai legali degli imputati che avevano chiesto che il processo sulla mega discarica di Bussi sul Tirino non si tenesse a Chieti ma "in una sede dove i soggetti giudicanti non siano già riconosciuti essere stati 'contaminati', esposti a pericoli per la loro salute".

Dopo cinque anni di procedimento, 51 udienze, 18 giudici tra Gup, Tribunale, Corte d'Assise e Corte di Cassazione e 22 ordinanze per il processo della discarica di Bussi arriva il giorno della verità. Non quello di una sentenza, ma quello, certamente di sapere se questa sentenza arriverà presto o si dovrà aspettare una data più vicina a quelle della prescrizione. 

I 19 imputati, quasi tuti ex diirigenti dell'ex colosso della chimica italiana, sono ritenuti colpevoli di reati gravissimi, avvelenamento delle acque e danno ambientale, per aver taciuto su quelle 500 mila tonnellate di rifiuti tossici seppelliti, dagli anni '70 in poi, a pochi metri dal fiume Pescara contaminando così gravemente le falde acquifere da compromettere, scrivono i pm, la salubrità dell'ambiente e, quindi, la salute dei cittadini.

M.L.L.