Mazzette Sì, Mazzette No

Il verbo di Berlusconi «magistratura autolesionista». La corruzione in Italia costa 170 miliardi l'anno (6% del Pil)

Mazzette Sì, Mazzette No

MAZZETTE SI MAZZETTE NO. Silvio Berlusconi é uno che se ne intende in fatto di mazzette e quando dice con competenza «se uno fa  questo moralismo non fa l'imprenditore a livello globale. Quello delle tangenti è un fenomeno che esiste, non si possono negare le situazioni di necessità se si va a trattare con i paesi del terzo mondo o con qualche regime, e l'India è un paese fuori dalla sfera occidentale» non può essere liquidato con una battuta come ha fatto Pierluigi Bersani quando ha risposto «basta con le tangenti e basta con Berlusconi». Il problema, infatti, è molto più grave e di gran lunga.

I GIUDICI GIACOBINI E MASOCHISTI. Vero è che il Cavaliere prende a pretesto questo ennesimo episodio di corruzione per attaccare la magistratura. «Questa magistratura - ha affermato - ha mostrato un autolesionismo assoluto nei confronti dell'Italia, ora nessuno tratterà con grandi gruppi come Eni, Enel o Finmeccanica. E' un masochismo assurdo»Ma è pur vero che l'ex presidente del consiglio pone alle nostre coscenze un serio problema morale, quello delle mazzette a fin di bene. Per lui  la mazzetta "internazionale" dovrebbe essere lecita, per amor di patria. Anche Orsi - scandalo Mpssembra condividere lo stesso principio che «il fine giustifica i mezzi», infatti dice «ho agito solo per il bene dell'azienda» e «i giudici capiranno».

LA CORRUZIONE NON E' SOLO UN PROBLEMA MORALE. Giustificare la corruzione in modo così esplicito dà la misura del livello intollerabile a cui è arrivata la pratica tangentizia nel nostro paese ed investe non solo i politici, ma gli stessi manager e dirigenti aziendali. Il livello di corruzione a cui è arrivato l'Italia è si un problema morale, ma anche economico in quanto è causa di un sovvertimento della competività economica un assioma delle economie di stampo liberiste. Libera, Lega Ambiente e Avviso pubblico, hanno pubblicato un dossier denuncia sul costo della corruzione nel nostro paese: nel solo 2011 ogni italiano ha una perdita di 170 euro di mancato reddito l'anno incidendo sul PIL per il 6%. Che non siano dati inventati ce lo conferma la Corte dei Conti per cui il costo della corruzione è di circa 60 miliardi. Eurobarometer in report sostiene che in Italia il 12% dei cittadini ha dovuto dare una tangente contro una media europea dell'8%. 

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