Mascia, bufera di critiche

L'opposizione: «Emergenza con abuso di ordinanza». Polemiche per le spese e la chiusura di scuole e uffici

Mascia, bufera di critiche

BUFERA DI CRITICHE - Non ha convinto la gestione dell'emergenza da parte del Primo cittadino di Pescara, Luigi Albore Mascia. «Già che c’era - hanno detto in coro Enzo Del Vecchio, Fausto Di Nisio e Maurizio Acerbo, consiglieri di opposizione al Comune di Pescara - il Sindaco avrebbe potuto ordinare la chiusura anche dei negozi e dei bar visto che i cittadini sono stati invitati a non abbandonare le proprie case ed a quelli provenienti di fuori Città è stato imposto di non frequentare i nostri uffici pubblici». Per non parlare della vacanza, quasi più lunga di quella natalizia, che ha interessato gli studenti delle scuole pescaresi  Una situazione che ha eguali, nel resto del territorio regionale, soltanto dove la coltre bianca è caduta più che copiosamente rispetto al capoluogo adriatico

UN PIANO NEVE INESISTENTE - Nonostante il largo preavviso di nevicate il Comune di Pescara è stato colto completamente privo di un piano di emergenza (Piano Neve) e nessuna forma di convenzione è stata attivata per tempo con i soggetti privati possessori di mezzi adeguati alla rimozione della neve. Risultato: 700mila euro di spese extra budget. Sotto accusa anche il servizio pubblico di trasporto urbano Gtm, che non ha affrontato l'emergenza perchè spovvisto di mezzi adeguatamente attrezzati. Anche la gara per l’approvvigionamento di sale è stata svolta in ritardo. La ditta aggiudicatrice della fornitura ha potuto far affluire una prima parte del materiale soltanto dopo il 7 febbraio e cioè in seguito alla prima ondata di cattivo tempo. lnfine, il ricorso a personale da impiegare nella spalatura della neve nei luoghi sensibili o lungo le direttrici pedonali è stato tardivo ed insufficiente, in quanto affidato alle disponibilità di agenzie interinali . «In definitiva l’amministrazione si è dimostrata completamente inadeguata ed incapace di affrontare una “preannunciata emergenza” che ha comportato un massiccio ricorso alla decretazione d’urgenza con il solo scopo di lenire le proprie manchevolezze ed offrendo una immagine di Pescara ancor più imbambolata di quanto già non lo sia», concludono Acerbo, Di Nisio e Del Vecchio. Per pietà abbiamo taciuto sul problema del porto canale di Pescara: una situazione così drammatica che non vede, al momento, prospettive positive. 

Marco Beef