Marc Marquez fa cinque su cinque al debutto nel MotoGp

Eguagliato il record di Giacomo Agostini e Mike Hailwood, il più giovane centauro a vincere cinque gare di fila. Sarà lui a trionfare al Mugello?

Marc Marquez fa cinque su cinque al debutto nel MotoGp

Un titolo del mondo nella classa regina all’esordio assoluto e una striscia di record frantumati in successione. Marc Marquez, dopo Giacomo Agostini, ha eguagliato anche un’altra delle icone del motociclismo, quel Mike Hailwood che nel 1992 divenne il più giovane centauro ad aggiudicarsi cinque gare di fila. Tutti gli esperti delle due ruote erano convinti che Jorge Lorenzo da Maiorca fosse l’erede predestinato di Valentino Rossi, ma le prestazioni e soprattutto i successi del 21enne spagnolo hanno cambiato le carte in tavola. Marc Marquez è un predestinato,  un fuoriclasse, perché nonostante abbia sempre condotto la moto più forte del momento è capace di infliggere distacchi abissali a tutti e reagire nei momenti di crisi come nell’ultimo Gp di Francia, quando dalla nona posizione è riuscito a sverniciare tutti i suoi rivali e mettere in soggezione un veterano come Valentino.

Uno dei maggiori interrogativi posti dai fans sui forum dei principali siti dedicati al motociclismo riguarda il suo peso, che rispetto a piloti della massa di Rossi & Co. darebbe al centauro della Honda un vantaggio notevole in termini di velocità di punta e tempi sul giro. Si diceva la stessa cosa su Pedrosa, ma la stoffa del più grande dei fratelli Marquez è decisamente differente. Il suo modo di condurre la moto, le inclinazioni al limite del normale negli insidiosi curvoni dei circuiti internazionali, la maturità e sicurezza nei suoi mezzi lo rendono praticamente inarrivabile per tutti.

Marc Marquez è il favorito assoluto alla vittoria del Mondiale 2014, mentre più incerti sono gli scenari per accaparrarsi le posizioni d’onore in una stagione che si prevede senza storia. Critica e esperti bookmaker della MotoGp hanno eletto Valentino Rossi come il principale antagonista del 21enne spagnolo. Il campione di Tavullia sta vivendo una seconda giovinezza alla sua seconda stagione con la Yamaha ufficiale, dando quasi sempre la paga ai più quotati antagonisti Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Uno dei segreti della rinascita di VR46 è stata la rivoluzione attuata nello scorso mese di marzo, con l’addio allo storico capo tecnico Jeremy Burgess, e l’arrivo di Silvano Galbusera. Il lungo inverno di duri allenamenti e il feeling con l’ingegnere italiano hanno rigenerato Valentino che sembrava ormai sul viale del tramonto. Dopo 3 anni di oblio e con una moto finalmente all’altezza della classe del pesarese, Valentino potrebbe togliersi delle soddisfazioni nella lunga stagione del Motomondiale. L’elettronica della Yamaha è ancora indietro rispetto a quella dei competitors dell’Honda, la freschezza di Marquez rispetto all’esperienza di Valentino è un dato di fatto, ma la rinata voglia di lottare e stupire del Dottore potrebbe regalarci momenti indimenticabili anche in questa stagione all’apparenza noiosa.