Maratona Ue per il bilancio

Passa il documento economico da 960 miliardi. Monti da Bruxelles esulta: «Premiata nostra politica»

Maratona Ue per il bilancio

MARATONA UE PER APPROVARE  IL BILANCIO. Finalmente, dopo 25 ore di discussioni e trattative, il Consiglio Europeo ha varato il budget per il periodo 2014-2020. Non era facile per i capi di governo dei 27 paesi riuniti a Bruxelles raggiungere l'accordo viste le difficoltà economiche che ciascun paese, specie quelli del sud dell'Europa, stanno vivendpo. Ma alla fine l'intesa si è trovata ed ha soddisfatto i leader europei, a partire dal presidente Herman Van Rompuy. Il documento economico approvato prevede uno stanziamento di 960 miliardi di euro per le politiche europee a fronte però di una spesa effettiva minore di 51,6 miliardi che potrebbero non entrare nelle casse dell'UE. Tutti i leader, chi più chi meno, alla fine del tour de force si sono compiaciuti per i risultati del vertice a partire dai paesi del nord guidati da Cameron che hanno ottenuto consistenti tagli al bilancio dell'UE e al loro contributo finanziario. I paesi meridionali Francia, Spagna e Italia hanno salvato i fondi per i contributi agricoli. Inoltre i Pigs (Spagna, Italia, Grecia e Portogallo) hanno ottenuto il contentino  di 6 mld a sostegno dell'occupazione giovanile che in Italia ha raggiunto il 36.6% dei giovani compresi fra i 15 e 24 anni d'età. Peggio del Belpaese solo la Grecia, dove il 55% dei giovani non trova lavoro, mente in Spagna la percentuale è di poco più bassa (53%). Sull'accordo però pende la spada di Damocle del Parlamento Europeo che potrebbe annullarlo. Infatti il Presidente Schultz, riferendosi al disavanzo di 51,6mld, ha affermato «non posso immaginare che il Parlamento approvi un bilancio che crea deficit, perche ciò è illegale»

UN SUCCESSO PER MARIO MONTI  E PER LA SUA LISTA. Mario Monti è particolarmente soddisfatto del risultato ottenuto per l'Italia. Infatti il saldo netto (differenza tra quanto diamo come contributi  all'UE e quanto riceviamo) negativo si è ridotto passando dai 4,5 MLD l'anno quando a capo del governo c'era Berlusconi, a 3.8 MLD, pari allo 0,23 del PIL, con un risparmio di 650 milioni di Euro. Inoltre l'ex premier torna in Italia, dove intanto infuria la campagna elettorale, con in tasca 3,5 MLD da investire fino al 2020, in coesione e sviluppo rurale.

UN'ARMA IN MENO PER PDL E LEGA. Ovviamente per il Professore il successo ottenuto a Bruxelles è la conferma della giustezza della sua politica di austerità e, c'è da giurarlo, se ne servirà senza scrupolo in campagna elettorale contro PDL e LEGA  che si sono vantati di aver fatto cadere il Professore. Ma  dopo il suo successo personale di Bruxelles dovranno cambiare strategia.  Berlusconi, bravissimo a dire tutto ed il contrario di tutto, potrebbe fare  un'unversione ad U e rivendicare a se il merito di aver sostenuto la politica di austerità del governo Monti.

twitter@subdirettore