Mancato attentato a Bonanni, l'indagato: "Era uno scherzo"

Il 32enne di Francavilla al Mare arrestato nei giorni scorsi è stato interrogato dal gip Sarandrea: "Volevo solo prendermi gioco dei Carabinieri"

Mancato attentato a Bonanni, l'indagato: "Era uno scherzo"

ERA SOLO UNO SCHERZO. "Era solo uno scherzo per i carabinieri". Si e' difeso cosi' il 32enne di Francavilla al Mare arrestato nei giorni scorsi insieme all'ex moglie e a un giovane di Guardiagrele per una telefonata anonima fatta lo scorso 21 marzo ai carabinieri, nella quale si annunciava l'imminente esplosione di una bomba nell'abitazione estiva di Francavilla al Mare di Raffaele Bonanni, ex segretario nazionale della Cisl, abruzzese di origine.

L'INTERROGATORIO. Questa mattina il 32enne, assistito dall'avvocato Giancarlo De Marco, e' stato sentito per rogatoria dal gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea. Nel corso dell'interrogatorio, che e' durato dieci minuti, l'uomo ha detto che si e' trattato di uno scherzo e che l'ex segretario della Cisl e' stato tirato in ballo solo perche' in quella zona c'e' la sua abitazione, aggiungendo che questo elemento poteva essere utile per localizzare il posto ben noto alle forze dell'ordine.

BONANNI NON ERA IN CASA. Inoltre, era chiaro per l'indagato che in quel giorno Bonanni non si trovasse nell'abitazione. Tra le accuse contestate agli indagati dalla Procura distrettuale antimafia dell'Aquila, c'è quella di minacce aggravate da finalita' di eversione dell'ordine democratico. L'ordigno, come avevano poi accertato le forze dell'ordine, non sarebbe mai esploso perche' rudimentale.

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