Maltempo nel Pescarese, Di Marco: "Servono subito 100 milioni"

L'incontro con i parlamentari abruzzesi rivela la stima dei danni quantificati dalla Provincia

Maltempo nel Pescarese, Di Marco: "Servono subito 100 milioni"

DI MARCO: "SERVONO 100 MILIONI PER RIPARARE I DANNI". Il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, durante l'incontro coi parlamentari abruzzesi, ha stimato la cifra che servirebbe per riparare i danni procurati dal maltempo. "Servono subito 100 milioni di euro per risolvere i problemi causati dall'emergenza maltempo". Queste le parole del sindaco di Abbateggio che è anche presidente dell'UPI Abruzzo, facendo riferimento evidentemente alle molte frane, alle case evacuate, alle strade chiuse perché non più praticabili ed anche alle scuole danneggiate e inaccessibili.

COME INTERVENIRE? Di Marco sostiene che servono investimenti necessari per ripristinare la viabilità provinciale (almeno 31,2 milioni), e di quelli per porre rimedio ai danni di terremoto e maltempo nelle scuole, oltre sei milioni. Se si sommano queste cifre alle richieste dei Comuni, che hanno presentato una stima dettagliata dei danni quantificabile in complessivi 60 milioni, si arriva quasi a cento milioni. Da qui la richiesta a Governo e Parlamento di "affrontare il caso Abruzzo e quello della Provincia di Pescara con un'attenzione ulteriore". Province di Pescara, Teramo e Chieti saranno alla manifestazione di Roma del 2 marzo.

COLLETTI CHIEDE INVECE LE DIMISSIONI. "I rappresentanti delle Province italiane dovrebbero dimettersi in massa, cosi' gli enti andrebbero in mano a un commissario prefettizio. Voglio vedere se nomineranno cento commissari e voglio vedere se questi accetteranno la nomina sapendo a cosa andranno incontro, a partire dal dover chiudere le scuole". E' la provocazione lanciata dal deputato pescarese Andrea Colletti (M5s) nel corso dell'incontro promosso dalla Provincia di Pescara con i parlamentari, per lanciare l'allarme sulla gravissima situazione nel Pescarese dovuta alle conseguenze del maltempo. Al presidente della Provincia, Antonio Di Marco, e al Consiglio provinciale, Colletti ha suggerito di "stabilire qual e' il punto di non ritorno e, una volta raggiunto, di dimettersi", per dare un segnale e far capire che alle condizioni attuali gli enti non sono in grado di gestire gli aspetti di propria competenza. Il parlamentare ha anche sottolineato che "l'interlocuzione partitica e' chiusa perche' i territori non contano nulla".

Redazione Independent