Macroregione: D'Alfonso, "Strategia basata su 4 pilastri"

Il Faraone gongola: "Non solo un'opportunità ma una necessità per una regione destinata a confrontarsi con categorie storiche diverse"

Macroregione: D'Alfonso, "Strategia basata su 4 pilastri"

NON SOLO UN'OPPORTUNITA'. "Non soltanto un'opportunita' ma una necessita' per una regione destinata a confrontarsi con categorie storiche diverse e in mutamento e in ambiti spaziali piu' ampi". Ad Ancona il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, disegna la linea politica della macroregione adriatico-Jonico. Lo fa intervenendo a un convegno che celebra la visione europeista di Adriano Olivetti, l'imprenditore che piu' di tutti ha guardato all'area adriatica come modello di comunita' operosa, insieme con i presidenti delle Marche, Gian Mario Spacca e della Lombardia, Roberto Maroni.

LO SFORZO PRINCIPALE. "Il nostro sforzo principale - spiega D'Alfonso - deve sostanziarsi in una generale rivisitazione delle attuali categorie spazio tempo per compiegare la nostra regione a quelle limitrofe, come le Marche, ma anche a quelle dall'altra parte dell'Adriatico. Su tutto questo fronte si muove la strategia della macroregione che concepisce quattro pilastri: quello del mare blu da tutelare e difendere anche dalle piattaforme petrolifere; quella del turismo sostenibile; della connettivita' e dell'ambiente. Questi 4 importanti pilastri per noi sono obiettivi che si possono centrare solo se proseguiamo insieme nell'approvvigionamento energetico, infrastrutturale e anche nella tutela delle bellezze ambientali".

L'UNIONE EUROPEA. Ma i tempi dettati dall'Unione europea sono piu' stretti di quanto si pensi. "A gennaio 2015 - dice il governatore - il Consiglio europeo approva le misure operative della macroregione per le quali i nostri progetti dovranno essere pronti e capaci di coinvolgere tutta la societa' delle imprese". In questo senso l'Abruzzo puo' recitare la sua parte, "per il suo specifico irripetibile e un territorio che e' vincolato al bene dei Parchi, con un tenore di vita assolutamente invidiabile. Per tutto questo dobbiamo avere la forza e la capacita' di cogliere l'opportunita' che ci offre Expo 2105 dove si pone il tema non solo della potenza e della tecnica ma anche la grandezza del tema dei limiti, perche solo conoscendo i propri limiti si hanno margini di crescita. L'Abruzzo per cio' che e' e che rappresenta deve contribuire a realizzare una Europa migliore cercando di portare avanti politiche che avvicinino i territori prossimi".

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